Negli ultimi mesi, tra i business che hanno visto maggior successo è possibile citare quello della cannabis. In virtù della Legge 242/2016, entrata in vigore nel gennaio 2017, è diventata legale la cannabis caratterizzata dalla presenza di una percentuale di THC compresa tra lo 0,2 e lo 0,6 (quest’ultimo valore è considerata una soglia di tolleranza messa in primo piano dal legislatore con la consapevolezza del fatto che mantenere la soglia dello 0,2% è difficoltoso).
A seguito delle misure di confinamento adottate per via dell’emergenza Coronavirus, i numeri della cannabis legale sono aumentati notevolmente. E-commerce di successo come Crystal Weed hanno visto i loro fatturati andare incontro a un raddoppio e oltre.
Le ragioni di questo successo sono numerose: tra le principali è possibile citare l’efficacia rilassante del CBD o cannabidiolo, cannabinoide più famoso dopo il THC. I numeri della cannabis legale hanno aumentato l’interesse anche nei confronti dell’attività imprenditoriale in sé. Sono numerose, oggi come oggi, le persone che si chiedono quali siano i consigli migliori per aprire un e-commerce di cannabis light. Nelle prossime righe, ne abbiamo elencati alcuni.
Scegli bene i fornitori
Quando si parla di consigli per aprire un e-commerce di cannabis, è opportuno citare l’importanza di scegliere bene i fornitori. Essenziale è concentrarsi su aziende di assoluta qualità, che adottano, per esempio, filiere di produzione totalmente ecologiche.
Fai attenzione al gestionale
Soprattutto in questo periodo di vero e proprio boom di acquisti, quando si ha intenzione di iniziare a gestire un e-commerce di cannabis è impossibile non soffermarsi sull’importanza di un gestionale efficiente, l’alleato principale per il flusso degli ordini.
Non trascurare il posizionamento SEO
Aprire un e-commerce di cannabis light vuol dire prendere in considerazione il posizionamento SEO. Questo significa trovare le giuste parole chiave – anche a livello locale – e curare la qualità delle schede di prodotto.
Per quanto riguarda queste ultime, molto spesso le si trascura, pensando che sia sufficiente un copia e incolla da altri siti. Bene: si tratta di un grave errore. Anzi, di una scelta pericolosa per essere precisi. Google, infatti, penalizza i contenuti duplicati.
Per questo motivo, è il caso di fare attenzione alla qualità dei testi, lavorando sulla loro unicità. Questo consiglio vale sia per quanto riguarda gli e-commerce di cannabis, sia per quel che concerne altri portali.
Cura la presenza social
Aprire un e-commerce di cannabis light significa, per ovvi motivi, avere un’infrastruttura web di ottima qualità. Si tratta di un requisito importante, ma non dell’unico. Essenziale, infatti, è anche la presenza social, basilare per fidelizzare i clienti già acquisiti e per conquistarne di nuovi attraverso la qualità dei contenuti e la chiarezza assoluta nelle risposte ai commenti.
Redigi una pagina FAQ completa
Sono passati anni da quando la cannabis non terapeutica è diventata legale con quantità minime di THC. Nonostante questo, le domande degli utenti sono ancora tante. Molto spesso, infatti, c’è poca chiarezza in merito sia alla legge, sia alle tipologie di prodotti che si possono acquistare (c’è chi, per esempio, pensa che la cannabis si possa solo fumare e non è consapevole dell’esistenza di prodotti come l’olio di CBD o i liquidi per le e-cig).
Alla luce di ciò, quando si progetta di aprire un e-commerce di cannabis light è impossibile non tenere in conto la necessità di impegnarsi nella redazione di una pagina FAQ completa.
Scegli un partner ottimale per le spedizioni
La concorrenza per chi vuole entrare nel business della cannabis light è aumentata tantissimo. Anche la celerità delle spedizioni conta molto, motivo per cui è opportuno scegliere un partner di assoluta qualità.