PALERMO. La commissione Salute dell’Ars ha espresso a maggioranza parere favorevole alla proposta di riordino della rete ospedaliera. “Un ottimo risultato quello raggiunto in sesta commissione, dove abbiamo lavorato con tenacia e determinazione e, soprattutto, ascoltando le istanze provenienti dai territori”, ha detto la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo.
“Abbiamo espresso parere favorevole alla rete – ha aggiunto – impegnando il governo a tenere conto dei suggerimenti che erano arrivati dalla commissione in seguito a numerose audizioni di associazioni di pazienti, medici, comunità scientifica e sindaci di vari territori. Un risultato importante perché adesso la rete potrà essere valutata a livello nazionale e perché questo darà stabilità al sistema sanitario siciliano e permetterà lo sblocco dei concorsi. Il lavoro fatto dalla commissione era già stato concertato con gli uffici del governo, con un atto di indirizzo non abbiamo fatto altro che rimarcare alcune lacune che andavano colmate. Provincia per provincia abbiamo fatto un lavoro meticoloso. Ritengo che il treno della sanità regionale possa adesso partire sotto i migliori auspici.
L’augurio della commissione – ha proseguito La Rocca Ruvolo – è che questa rete venga percepita all’esterno come il massimo che si poteva fare in considerazione del decreto Balduzzi, delle norme e delle regole rigide a cui ci dobbiamo attenere. Ringrazio, per la fattiva collaborazione, tutta la commissione. Ogni deputato – ha sottolineato la presidente della sesta commissione dell’Ars - ha portato il suo contributo fondamentale nella discussione mettendo in primo piano le esigenze dei territori e dei pazienti. Ringrazio l’assessore Razza e gli uffici dell’assessorato alla Salute perché sono stati attenti e minuziosi mostrando sensibilità verso gli appunti che la commissione ha mosso nel quadro di un lavoro svolto in piena sinergia. Ringrazio anche gli uffici della sesta commissione perché, lavorando oltre le audizioni, ci hanno permesso di fare un prezioso lavoro di cucitura delle varie esigenze e delle varie proposte. Un lavoro che condivido con tutto il gruppo parlamentare dell’Udc”. Sono soddisfatta per il risultato raggiunto sia a livello regionale che per la provincia di Agrigento. Diverse le novità introdotte durante l’esame in commissione per dare risposte concrete alle istanze provenienti dal territorio”, ha detto la presidente della sesta commissione, La Rocca Ruvolo.
Complessivamente nell’Asp di Agrigento sono previsti 126 posti letto in più, si passa da 761 a 887. All’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, confermato Dea di primo livello, da 274 posti letti si passa a 313, quindi 39 posti letto in più. Nel presidio di base “Barone Lombardo” di Canicattì aggiunti 26 posti letto: da 92 diventano 118. Al “San Giacomo d’Altopasso” di Licata si passa da 105 a 120. Questa, invece, la situazione negli Ospedali Civili Riuniti di Sciacca che costituiscono Dea di primo livello: al “Giovanni Paolo II” di Sciacca 4 posti letto in più (da 230 a 234); nel presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano” i posti letto passano da 60 a 102. Queste le novità introdotte dall’assessore per la Salute Ruggero Razza a seguito delle osservazioni avanzate dalla sesta commissione dell’Ars: nell’ospedale di Agrigento la lungodegenza diventa Unità operativa complessa (Uoc ), la riabilitazione diventa Unità operativa semplice (Uos). Nell’ospedale di Sciacca l’unità coronarica da Unità operativa semplice dipartimentale (Uosd) diventa Uos. Nell’ospedale di Ribera previsto il servizio di Farmacia, in quello di Licata inserita una Uos di Farmacia.
“Ritengo che ci siano le condizioni – ha concluso La Rocca Ruvolo – perché nell’Agrigentino, così come nel resto della Sicilia, possano migliorare i servizi sanitari. Ringrazio l’assessore Razza e la commissione Salute nella sua interezza per aver consentito, dopo un ampio confronto costruttivo e numerose audizioni, di raggiungere complessivamente un ottimo risultato”.