Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha accolto il ricorso presentato da Lndc Animal Protection e Lav e ha annullato i provvedimenti del Comune di Porto Empedocle, che prevedevano la cattura e l’uccisione generalizzata di capre selvatiche vaganti nel quartiere “Ciuccafa”. Il Tar ha infatti riconosciuto l’illegittimità di tali provvedimenti, rilevando gravi carenze istruttorie, l’assenza di una motivazione adeguata e la violazione dei principi di proporzionalità e gradualità, che devono caratterizzare ogni intervento pubblico che abbia un impatto sulla vita degli animali.
In particolare, il Collegio ha contestato la scelta dell’uccisione come misura automatica e preventiva, adottata senza prima un accertamento sanitario e senza la valutazione di soluzioni alternative non cruente, richiamando quanto affermato dal Consiglio di Stato: “l’uccisione rappresenta una misura estrema, ammissibile solo in presenza di condizioni rigorosamente accertate”. Il Tar ha inoltre evidenziato che il Comune di Porto Empedocle ha invertito l’iter previsto dalla legge, disponendo l’uccisione delle capre prima ancora di verificare lo stato di salute degli animali, poi risultati negativi alla brucellosi.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
