Sabato prossimo, 25 marzo, alle 16.30, il Misaac, movimento per l’internalizzazione e la stabilizzazione degli Assistenti alla Autonomia e Comunicazione, torna in piazza con un Flash Mob volto a sensibilizzare politica, sindacato, associazioni, società civile, sull’importanza di collocare il personale alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e non degli enti locali, come per il testo del corpo del docente, al fine sia di superare il precariato e le anomalie nell’esercizio della funzione, sia per tutelare maggiormente gli alunni che necessitano del supporto di questa figura.
Il flash mob mira a sensibilizzare i deputati nazionali a sostenete il Ddl 236/2022 a firma dell’on. Bucalo, Fratelli d’Italia, che va proprio in questa direzione.
Il movimento chiede in particolare il sostegno degli amministratori locali, sottolineando come “la loro collazione presso il Ministero dell’Istruzione, alleggerirebbe di molto le finanza comunali, tendenzialmente precarie, garantendo la continuità del servizio a beneficio degli alunni disabili.”
Ad Agrigento il flash mob si terrà a Villa Bonfiglio.
Il gruppo territoriale Misaac Agrigento e provincia lancia un appello alla politica, sindacato, associazioni, famiglie, studenti, ad essere presenti in piazza: “La presenza ed il contributo di tutti è di fondamentale importanza per vincere la battaglia.”
Il consigliere comunale di Agrigento, Roberta Zicari, accoglie e rilancia l’appello: “Scenderò in piazza a loro fianco.
Bisogna investire sulla scuola. Credo che sia di fondamentale importanza per gli alunni (ed anche per gli enti locali), che lo Stato si assuma la gestione del servizio degli assistenti alla comunicazione ed alla autonomia.
Questa è una battaglia di civiltà che deve interessare ed occupare trasversalmente tutti i partiti: sui minori non si fanno tagli e non si guarda colore politico.
Colgo l’occasione per precisare che è mio personale convincimento che nelle piante organiche scolastiche, a carico del Ministero, andrebbero inseriti oltre agli assistenti alla comunicazione, anche la figura dello psicologo scolastico che possa essere anche riferimento per l’ educazione relazionale e sessuale, del servizio igienico personale effettuato da personale specifico, e di un docente ad hoc formato che si occupi di insegnare diritto ed educazione civica, oltre ovviamente a finanziamenti e personale per realizzare il tempo prolungato. Lo ribadisco perché sono convinta che la scuola vada potenziata, che è sulla scuola che si deve investire.”