Il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella, si è costituito parte civile, chiedendo solo 1 euro, nel processo a carico di un detenuto, Mauro Rossetti Busa, 62 anni, di Lucca, in carcere per l’accusa di essere stato legato ai gruppi anarco-insurrezionalisti, e di avere compiuto diversi attentati. L’imputato gli inviò una lettera dal carcere, con cui lo minacciava di gambizzarlo.
Per il magistrato la costituzione in giudizio, è solo simbolica, per dare un segnale. Scelta identica a quella fatta in occasione di un altro processo, per minaccia ai suoi danni in cui era imputato Fabio Bellanca, un 41enne, di Joppolo Giancaxio, che lo minacciò di ucciderlo col tritolo, dopo averlo incontrato al Centro commerciale di Villaseta.
Rossetti Busa, che sta scontando una condanna a 7 anni, 9 mesi e 10 giorni di carcere per un assalto incendiario a un distributore dell’Eni, e alla sede di Casapound a Firenze, era stato messo sotto inchiesta dal Pubblico ministero per un danneggiamento in carcere.
“Le mie capacità vanno molto più avanti, cioè se solo volessi posso anche arrivare a gambizzare, e dove non posso ho la capacità di associarmi con qualsiasi gruppi antagonisti. Quindi, con voi appartenenti di questo Stato, o istituzioni non vi riconosco, quindi vi dico subito di mantenere le distanze sennò mi porterete di arrecarvi seri problemi e rivendico quanto ho dichiarato”, il contenuto di una lettera fatta recapitare il 14 maggio dell’anno scorso.
Il Pubblico ministero della Procura di Caltanissetta, Chiara Benfante, ha disposto, quindi, la citazione a giudizio per l’accusa di minaccia. Contestata anche l’aggravante di aver commesso la minaccia avvalendosi della forza intimidatrice derivante da segrete associazioni esistenti o supposte, e di aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale a causa dell’adempimento delle proprie funzioni.
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