Le acque delle coste della Sicilia sotto la lente d’ingrandimento dei volontari di Goletta Verde dal 6 all’8 luglio: 24 i punti campionati, di cui 6 fortemente inquinati e 3 inquinati. Nove campioni hanno fatto rilevare parametri di inquinamento oltre i limiti di legge. Sono i numeri del bilancio finale delle analisi sulla qualità dei mari che bagnano la costa siciliana realizzato dalla storica campagna estiva di Legambiente e presentati oggi a Palermo. “Le analisi, eseguite da laboratori individuati sul territorio siciliano – spiega l’associazione ambientalista -, mostrano che permangono negli anni dei punti critici e che la strada verso la depurazione delle acque in Sicilia è ancora lunga. La presenza di batteri di origine fecale è un marker specifico di inquinamento dovuto da scarsa o assente depurazione”. Sono 9 i campioni risultati oltre i limiti di legge, si tratta sia di foci di fiumi sia punti a mare in spiagge potenzialmente frequentate dai bagnanti ignari delle acque con parametri non a norma. In particolare i 6 punti giudicati fortemente inquinati sono la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo (Trapani), quella del torrente Cansalamone a Sciacca, quella del fiume Palma a Palma di Montechiaro , lo scarico dei reflui fognari sul lungomare Galatea ad Aci Trezza nel comune di Aci Castello (Catania) e la foce del fiume Alcantara tra i comuni di Calatabiano e Giardini Naxos (Catania/Messina) e la spiaggia presso lo scarico del depuratore a Castelvetrano (Trapani). Gli altri 3 punti giudicati, invece, inquinati da Goletta verde sono la foce del Nocella tra Terrasini e Trappeto a Palermo, la spiaggia presso il torrente Rizzuto a Butera (Caltanissetta) e la spiaggia presso la foce del Gattano a Gela.