Alfredo Prado ha intenzione di riprendersi il suo tempio. Il riferimento è al modellino in sughero che è una delle poche testimonianze della magnificità del tempio di Zeus. Eppure al Museo Pietro Griffo, dove si trova attualmente, l’opera interamente realizzata in sughero che ha mostrato ad intere generazioni le proporzioni di quello che sarebbe stato il tempio tra i più grandi mai costruiti in epoca greca, non goderebbe delle giuste attenzioni:
“Questo grande tempio in sughero –spiega il noto professore – realizzato da mio padre Anselmo Prado e che mostra concretamente i suoi studi sul grandioso Tempio di Giove Olimpico, è esposto nella sala del Telamone del Museo Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, dove i visitatori ne possano meglio considerare le proporzioni. È stato esposto al di fuori del museo, anche in Giappone.
Una targa in ottone, che spiegava la soluzione scientifica adottata per questa ricostruzione ideale, oltre al nome dell’autore, è stata inspiegabilmente rimossa. Viene spesso spostato, dalla sala principale ad una stanzetta attigua, come può farsi con una pianta ed è stato anche danneggiato; su mie sollecitazioni, recentemente è stato sommariamente ripulito dalla polvere; un telamone di questa ricostruzione ideale, evidentemente rubato da qualche visitatore, è stato sostituito con un altro abbozzato. È di mia proprietà – conclude Prado – e, come comunicato alla direzione del museo, presto lo trasferirò in altro luogo“.
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