Sul disegno di legge presentato all’Ars dal presidente Musumeci, relativamente allo “sgombero immediato delle aree ad alto rischio di dissesto idrogeologico e delle aree sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta che prevede la decadenza immediata per i sindaci che non adotteranno le ordinanze” interviene Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento.
“E’ impensabile – afferma Alfonso Cimino – adottare misure di questo calibro su un territorio, quindi intere città o quartieri, senza una concertazione con i sindaci e gli Ordini professionali e, inoltre, le somme messe a disposizione sono irrisorie ed occorrerebbe aggiornare il Pai nei vari territori”.
Secondo il presidente Musumeci, che ha quantificato in 700 milioni di euro i danni alle infrastrutture pubbliche, “Il governo centrale avrebbe stanziato 250 milioni per l’emergenza della regione Veneto. Noi ci accontenteremmo della stessa somma per i primi interventi”.
“Non si può – prosegue Cimino – con pochi articoli di un disegno di legge pensare di eliminare un problema sociale e di un territorio siciliano che non ha visto negli strumenti urbanistici degli ultimi 50 anni un riordino urbanistico pianificato e non è possibile scaricare ai sindaci una tale mole di lavoro e responsabilità quando ad oggi assistiamo a sindaci minacciati e oggetto di vili attentati. Occorre quindi sedersi attorno a un tavolo per attuare risorse per il recupero del territorio. Certamente noi, come Ordine, siamo per la legalità ma pensiamo a tutti quegli edifici regolari che insistono su aree ad alto rischio e, a questi cittadini, deve essere garantita il lotto di terreno da delocalizzare ed il finanziamento per ricostruire”.
Agrigento, 23 novembre
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