“Per la Sicilia e Agrigento è un giorno molto bello. Abbiamo trovato e messo nel Patto le risorse per non far crollare la Cattedrale di Agrigento e per consolidare il costone: si tratta di 37 milioni di euro più 5 milioni per la progettazione per un totale di 42 milioni di euro”. Ha detto Alfano parlando del patto per la Sicilia. “Credo sia un bel risultato – ha aggiunto – che la classe dirigente di Agrigento può rivendicare in un momento in cui abbiamo ancora davanti agli occhi quanto avvenuto nel Centro Italia”.
Agrigento, Renzi: “Sulla vicenda Cattedrale il ministro Alfano ha minacciato crisi di governo”
Due miliardi e 300 milioni. È questa la cifra stanziata dal Governo nazionale per la Sicilia ed inserita nel Patto per la Sicilia che il premier Matteo Renzi, alla presenza tra gli altri del ministro Angelino Alfano firmata ai piedi del tempio della Concordia. In base al documento di programmazione pronto già da luglio e che la giunta regionale aveva varato e sottoposto alla presidenza del Consiglio dei Ministri diversi saranno i finanziamenti previsti per le città siciliane. Come annunciato dallo stesso Alfano, per la sua città arriveranno 35 milioni di euro per la Cattedrale di San Gerlando che si vanno ad aggiungere ai cinque precedentemente stanziati. Finanziamenti dovrebbero inoltre arrivare per la rete idrica agrigentina.
Somme queste che – come affermato dallo stesso ministro Alfano – verranno utilizzati finalmente senza alcuno sperpero di denaro pubblico aiuteranno la Sicilia a risollevarsi e a diventare un vero e proprio stato capace di generare economia. “Potremo essere come la California se solo vorremo“- ha detto ai giornalisti Angelino Alfano nella sua Valle dei Templi in attesa dell’ arrivo del premier. “Questo patto lo firmiamo davanti a questo tempio- ha aggiunto il ministro – proprio perché simbolo di pace e concordia in un momento storico dove purtroppo in alcune parti del mondo la guerra è una terribile realtà“.
Dice il vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello: “Apriremo mille cantieri in tutta l’isola che si tradurranno in altrettante opportunità di lavoro, che genererà ripresa e sviluppo, raggiungendo il risultato di un Pil in rialzo”. “Abbiamo avviato un difficile processo di risanamento – aggiunge – che ha disturbato gli affaristi del passato che avevano incentrato i propri interessi su settori strategici per la economia siciliana. Tutto questo ci ha portato ad un incremento di Pil che nel 2015 è stato dello 0,4 e oggi è dell’ 1,6. Con il Patto per la Sicilia – conclude – oggi possiamo veramente disegnare una nuova isola”.
Foto Sandro Catanese
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp