Alfano al Governo ? Firetto: Per Agrigento cambia poco, non ci aspettiamo favoritismi ma il giusto sostegno.
Così il Sindaco di Agrigento sulla nomina di Angelino Alfano quale Ministro degli Esteri nel Governo Gentiloni
Qualcosa è cambiato nel mondo politico italiano ma poco per la città di Agrigento. Il Governo Nazionale dopo la bufera post referendum riparte con la squadra non proprio nuova guidata da Gentiloni e che vede il Ministro agrigentino Alfano passare agli Esteri. Per il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, le sorti cittadine cambieranno? Ne abbiamo parlato con lui il quale serenamente ha analizzato la nostra posizione, partendo da un punto cardine della sua visione complessiva: “Agrigento è e rimane in mano al lavoro dei cittadini agrigentini”. Assicurato dalla recente finanziaria, approvata in questi giorni, ciò che Renzi aveva promesso alla città e dunque i fondi per il centro storico con il Progetto Girgenti, adesso si avvia il processo che permetterà l’avvio dei lavori fino alla completa realizzazione, frutto e questo il sindaco lo sottolinea “di un lavoro costante, fatto in fretta, ma pensato nei dettagli e condiviso da diverse professionalità con lo scopo di avviare lo sviluppo economico e culturale che la città merita”. Per il prossimo futuro, il Sindaco, per rilanciare le sorti della città, ci spiega come poco conta chi ci sia al Governo di fronte alle grandi necessità del nostro territorio: “Agrigento deve contare principalmente sul lavoro dell’amministrazione che, come ha già fatto con il Progetto Girgenti, sta lavorando per presentarne altri i quali prevedano uno sviluppo culturale ed economico valido, un lavoro che coinvolge tecnici e professionisti ma anche con il confronto di idee e pareri dei cittadini per arrivare a produrre progetti che non vengano rispediti al mittente ma finanziati di diritto. Il resto rimane ed è in mano agli agrigentini, alla volontà di cambiare in meglio, all’amore per la propria terra e al rimboccare le proprie maniche per essa”. Insomma ribadisce: “poco conta che rimanga un Ministro agrigentino al Governo, qualsiasi uomo lo compone deve dare alle città italiane l’aiuto che serve, nessun favoritismo per la propria provincia, ma il giusto riconoscimento”. Firetto affida la città non in mano ad Alfano ma agli agrigentini, dai dirigenti comunali, al semplice impiegato al comune cittadino. In questi mesi a venire in cui rimarrà questo Governo, il Sindaco manterrà quel dialogo già instaurato in passato ma con la consapevolezza di “non aspettare che sia il Governo Nazionale a salvare Agrigento, poichè tutti abbiamo il compito di far crescere e sviluppare questa città, troppo facile rimetterla in mano ad altri, il lavoro è di tutti gli agrigentini.” (Alfonsa Butticè)