“Quel giorno l’architetto ha sbagliato” è il titolo dello spettacolo, per la regia di Alfonso Gueli, in scena domenica 14 maggio, alle 17:30, al Teatro Luigi Pirandello di Agrigento.
Con la Compagnia Attori per Caso del Lions Club Agrigento Host, la commedia sfiora i confini dell’assurdo e affronta con leggerezza il tema della normalità e della diversità.
Protagonista è Matteo, un infermiere che lavora presso una Casa di Cura per malattie mentali: rispettoso delle regole e delle leggi, attaccatissimo al lavoro, fedele alla moglie, onesto e leale, non ha mai commesso infrazioni; soprattutto svolge la sua attività con amore nei confronti dei cosiddetti “malati di mente”, spesso emarginati e relegati nel limbo della loro “diversità”.
Ma proprio per queste sue qualità professionali e umane, Matteo sarà al centro di una vicenda paradossale: sarà accusato di sovvertire, con il suo comportamento, il normale ordine della società.
Ma, ci si può chiedere: che cos’è la normalità?
I malati di mente non hanno per gli altri, i cosiddetti sani, un’identità: sono ombre. Sul palcoscenico, il pannello oltre il quale si muovono tante “ombre” non è che un esile diaframma che troppo spesso, nella vita, diviene muro invalicabile.
La Compagnia teatrale “Attori per caso” è nata nel 2011 all’interno del Lions Club Agrigento Host. E’ composta da soci che, spinti dal desiderio di operare nel territorio e aiutare chi si trova in difficoltà, sostenuti da una grande passione per il teatro e per la sua funzione sociale, hanno affrontato un percorso certo non facile portando avanti un progetto che dura ormai da dodici anni. Il loro impegno ha trovato riscontro nella presenza di un pubblico sempre più numeroso e consapevole delle finalità perseguite.
Il regista Alfonso Gueli è nato nel 1944 a Raffadali e vive ad Agrigento.
Prima di dedicarsi alla narrativa e al teatro, ha collaborato – come giornalista pubblicista – ai quotidiani “L’ORA” e “La Sicilia”, a riviste letterarie e a periodici tra i quali “Sabatosera”, “Nuovo Sud”, “Agrigento Sud”, “Scelta”, “Proposta”, “Sintesi”. Molti suoi scritti, soprattutto racconti, si trovano in antologie e di lui si sono occupati – anche in libri di saggistica – critici e studiosi di letteratura contemporanea, tra i quali: Salvatore Orilia, Antonino Cremona, Andrea Camilleri, Mario Grasso, Renato Minore, Matteo Collura, Salvatore Ferlita, Sergio Spadaro, Rosetta Romano, Luisa Trenta Musso, Antonio Liotta e Diego Romeo
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