Non è una domenica qualunque. Al “Totó Russo” di Aragona l’Akragas si gioca un altro tassello del proprio percorso, alla vigilia del giro di boa di un campionato che sta entrando nella sua fase più delicata. Di fronte ci sarà il Serradifalco, avversario abituato alla categoria, organizzato e capace di proporre un calcio concreto. Una di quelle partite che non fanno rumore, ma che spesso dicono molto più di quanto sembri.
A presentare la sfida è il direttore generale Giancarlo Rosato, che tiene alta la soglia dell’attenzione: «Siamo quasi alla fine del girone d’andata e ci attende un impegno tutt’altro che semplice. Il Serradifalco è una squadra ben allenata, che gioca un buon calcio. È una partita da non sottovalutare, ma arriviamo pronti». Parole che fotografano bene il momento biancazzurro: concentrazione massima, niente scorciatoie.
Dicembre, come spesso accade, è anche il mese delle scelte. La società ha avviato una revisione della rosa, risolvendo consensualmente il rapporto con Simone Erbini, Dennis Sansone e Giuseppe Indelicato. «Sono ragazzi di valore umano e calcistico – spiega Rosato – ma in una rosa così ampia hanno trovato poco spazio. Era giusto permettere loro di cercare continuità altrove». Una decisione condivisa, che rientra nella gestione fisiologica di una stagione lunga e complessa.
Sul fronte opposto, l’Akragas ritrova un volto già noto e particolarmente legato ai colori biancazzurri: Mario Vizzini. Esterno sinistro classe 2004, duttile e affidabile, Vizzini è cresciuto nel settore giovanile dell’Akragas ed è stato protagonista della vittoria del campionato di Eccellenza 2022/23. Dopo l’esperienza al Kamarat, con cui ha conquistato anche la Promozione, torna ad Agrigento con un bagaglio di esperienze che va ben oltre la carta d’identità. Un innesto che aggiunge soluzioni e profondità lungo la corsia mancina.
In panchina, anche per questa gara, ci sarà Dino Di Rosa. Mister Seby Catania dovrà infatti scontare una lunga squalifica che lo terrà lontano fino a marzo. Una vicenda che in casa Akragas ha lasciato amarezza. «Non condividiamo il provvedimento – sottolinea Rosato – perché nulla di quanto contestato è imputabile al comportamento di mister Catania. Rispettiamo il referto, ma non lo riteniamo aderente ai fatti per quanto riguarda il nostro allenatore». La società, dopo attente valutazioni, ha scelto di non presentare reclamo in sede sportiva, pur riservandosi altre iniziative a tutela dell’immagine del tecnico.
Ora, però, parla il campo. L’Akragas guarda avanti, consapevole che ogni partita, da qui in poi, pesa doppio. Contro il Serradifalco serviranno attenzione, equilibrio e quella continuità che può fare la differenza in un campionato dove nulla è scontato. Al “Totó Russo” non ci saranno appelli, ma risposte sì. E i biancazzurri sanno di essere chiamati a darle.
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