Cerimonia di premiazione del concorso “Girgenti in fiore” promosso dall’Accademia di Belle Arti di Agrigento (via Bac Bac n°7), un’iniziativa che ha avuto un buon riscontro nel territorio, coinvolgendo 27 abitanti del centro storico che hanno abbellito strade e cortili della città.
“A proposito di Girgenti” dice poi Alfredo Prado, direttore dell’Accademia Michelangelo, “questo è il nome utilizzato per indicare il centro storico, deliberato dalla giunta comunale. Le polemiche sorte intorno a questo nome sono infondate: i turisti, oltre che per visitare la Scala dei Turchi e la Valle dei Templi, vengono qui anche per visitare il centro storico, Girgenti, che i cittadini stessi stanno curando.” L’Accademia ha infatti offerto per questo concorso dei buoni acquisto in un vivaio che ammontavano a 500, 200 e 300 euro per l’acquisto di piante da mettere proprio in questo quartiere.
A decretare il vincitore, una commissione che ha visionato in circa due mesi i diversi balconi e le diverse installazioni floreali, attribuendo così il primo, secondo e terzo posto.
E delle installazioni di cui invece tanto si è parlato di recente – della targa raffigurante i tre Giganti in particolare- , site nella salita Madonna degli Angeli? “Ad Agrigento siamo tutti allenatori se si parla di calcio, tutti critici quando non serve: invece di pensare a questo, che non è alla fine nulla di così importante, si dovrebbe pensare alla toponomastica. Nella stessa salita, infatti, vi è scritto “M. Angeli” che potrebbe voler dire qualsiasi cosa. Così come accade in piazza Pirro Marconi (piazza stazione) intitolata all’archeologo, vi è una tabella che dice “piazzale Roma”, cosa inesistente. Sono piccolezze che possono essere risolte senza l’intervento della soprintendenza, ma è la voglia di fare che manca.”
A proposito di calcio poi, dato che lo stesso Prado (che nel passato è stato presidente dell’Akragas) accusava gli agrigentini di essere “tutti allenatori”, afferma, in merito alla triste situazione in cui si trova al momento la squadra agrigentina, che “chiunque chieda un contributo dovrebbe per primo fornirlo. Ho avuto esperienza nella pallavolo, nel calcio e so che chiunque voglia fare il dirigente deve mettere mano al portafogli. Agrigento non possiede imprenditori che diano un contributo senza la certezza di un possibile guadagno. Bisogna puntare sui giovani. Io personalmente non penso assolutamente di tornare, ho già vissuto le mie esperienze in campo sportivo.”
Per quanto riguarda l’Accademia, che ha convenzioni con Univeristà europee e non, viene definita da Prado come “un’ottima sede nel pieno del centro storico, sita in una delle traverse della via Atenea accanto al teatro Pirandello”. L’Accademia, inoltre, l’anno prossimo ospiterà un gruppo di ragazzi provenienti dalla Cina.
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