Per Marino e Salandria dispiace sul piano affettivo, meno su quello tecnico.
Di Domenico Vecchio – Lasciar partire Salandria e Marino in cambio di soldi non è del tutto sbagliato, probabilmente vado contro corrente, ma penso che grazie all’arrivo di queste somme si potra’ investire in nuovi innesti. Salandria tra l’altro durante questa prima parte di campionato ha subito un’involuzione (forse distratto dalle sirene di radiomercato), mentre Marino è reduce da una stagione fatta di alti e bassi, troppi infortuni che lo hanno frenato nei momenti cruciali. Il trasferimento dei due calciatori non e’ affatto un’ idea malvagia, al di là dei legami affettivi, ad Agrigento deve restare chi crede nel progetto e la fiducia su Tirri e compagni e’ viva.
La LegaPro, lo sappiamo, non si fa con i nomi. Per questo, considerate le vicissitudini societarie, lo scarso interesse da parte di imprenditori, bisogna fare di necessità virtù. Salvare la categoria, ancora si può. E’ un patrimonio da difendere e sono principalmente i dirigenti ad avere interesse che questo avvenga .
Sapranno sorprenderci ?
Speriamo di si. La nostra è sicuramente una voce fuori dal coro e mentre in molti pensano che il progetto Akragas sia finito, noi siamo convinti che invece stia solo iniziando. Intanto radio mercato dice che i movimenti sono tantissimi. Molte le squadre che stanno cambiando, questo fa presagire che come sempre alla ripresa del campionato (dopo la lunghissima pausa) inizierà un nuovo torneo. Il Catania per esempio, in queste ore sta lasciando partire Calil (uno dei migliori della LegaPro). L’attaccante è più di una suggestione per molti club . Sarebbe bello se un giocatore di questo spessore potesse passare in sponda biancoazzurra. (DV)