Akragas, due ritorni per sognare: Vitelli e Gatto rialzano l’asticella. Ora una trasferta trappola
Due volti noti, due ritorni che profumano di casa. L’Akragas presenta Francesco Vitelli e Natale Gatto, e il direttore generale Giancarlo Rosato non usa giri di parole: «Non hanno bisogno di presentazioni. Li conosciamo come uomini prima che come calciatori, e sappiamo quanto possono dare a questo progetto».
Sono innesti mirati, pensati per dare immediatezza, esperienza e qualità a una squadra che corre veloce ma sa di dover affrontare un dicembre tiratissimo.
Rosato: “Danno il salto di qualità. Li abbiamo presi perché pronti”
Il DG biancazzurro entra nel dettaglio tecnico:
«Natale è un centrocampista duttile, può giocare davanti alla difesa o da mezzala. Francesco è un attaccante prestante, veloce, aggressivo: nasce seconda punta, ma può ricoprire più ruoli. Sono due innesti che ci fanno fare da subito un salto di qualità».
Il messaggio è chiaro: non servono esperimenti, servono certezze. E queste due operazioni riportano ad Agrigento non solo talento, ma memoria, appartenenza, identità.
Vitelli: “Agrigento mi è mancata. Non vivo per il gol, vivo per vincere”
L’attaccante non nasconde l’emozione:
«Sì, Agrigento mi è mancata. Con l’avvocato Rosato c’è un rapporto che va oltre il calcio. Ritrovo amici, compagni e un ambiente che mi è rimasto dentro».
Poi la parte tecnica:
«Sono pronto. Il mio ruolo naturale è da seconda punta, ma mi sono sempre adattato. Non vivo per il gol: vivo per arrivare a fine stagione e vincere qualcosa».
Dichiarazioni da giocatore navigato, che conosce la piazza e capisce cosa chiede la tifoseria: sostanza, sacrificio e fame.
Gatto: “Riprendo ciò che ho lasciato 13 anni fa. Orgoglio immenso”
Per Natale Gatto è un ritorno pieno di significati:
«Ringrazio l’avvocato Rosato e tutta la società. Tornare qui è un orgoglio. Voglio riprendere quello che ho lasciato 13 anni fa: la stessa ambizione di allora, portare questa città nelle categorie che merita».
Gatto segue l’Akragas da sempre:
«Da 13 anni tengo d’occhio la squadra. È stata fortunata e sfortunata, ma oggi c’è un progetto vero. La società sta facendo sacrifici importanti, noi siamo qui per portarli avanti con ambizione e tante vittorie».
La trasferta di Caltagirone: terreno insidioso
Domenica c’è Caltagirone, e nessuno in casa Akragas sottovaluta la trasferta. Campo complicato, squadra aggressiva, partita da leggere con maturità.
Gatto va dritto al punto:
«Sono pronto. Tutte le partite vanno affrontate con lo stesso approccio mentale e fisico. Non cambia nulla: pensiamo a noi stessi, domenica dopo domenica. Il gruppo è forte, abbiamo tutte le carte in regola per fare bene».
Il Caltagirone non è una big, ma è una squadra tosta, capace di sporcare la partita, spezzare il ritmo e sfruttare il fattore campo. Ci vuole personalità, e questo mercato invernale sembra dire che l’Akragas ne sta accumulando parecchia.
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