Gol facili quelli di oggi sul neutro di Siracusa non fantastici, però, come quelli realizzati dall’Akragasa nche al Massimino.
Altri tempi quando l’Akragas metteva sotto i rossoazzurri. Sembrano tempi lontani un secolo ma è storia recente.
C’è da dire che questa volta il Catania è stato più che bravo, fortunato.
Fortunato per avere trovato sulla propria strada verso la B un “morto che cammina”.
Fortunato perchè finalmente si è aggiudicata la rivincita con i biancoazzurri “bestia nera” proprio degli ultimi tempi.
Gol facili quelli di oggi sul neutro di Siracusa non fantastici, però, come quelli realizzati dall’Akragasanche al Massimino.
Serve ricordare il pareggio di Zibert e la straordinaria vittoria con Zanini. Sono quattro le vittorie agrigentine che fanno la storia di Catania – Akragas.
Oggi gli etnei sono scesi in campo facendo gli scongiuri. Ma non è stato necessario appellarsi ai santi perché ci hanno pensato Lodi Curiale e Mazzarani a fare la festa ai ragazzi di Criaco.
Ma vogliamo parlare del maledetto esilio siracusano? Il derby, come è noto, si è giocato senza pubblico. Per i catanesi è stata una trasferta vietata, per gli agrigentini la solita scelta di disertare il lontano stadio “De Simone”.
Quanta pena in tutto questo. Quanta sofferenza nel dover scrivere ancora di sconfitte. Che piaccia o no la mente va ad un signore che ad Agrigento ha avuto un ruolo importante, che ha saputo tenere intatto il giocattolo salvandolo dalla rovina. Molti hanno fatto fatica ad accettare le sue origini.
Lui su questo, forse, ha avuto una bella scusante per andare via.
Fatto sta che fino a quando l’Akragas era legata quasi per intero al signor Marcello Giavarini, qualche soddisfazione la città l’ha vissuta godendo proprio anche con il Catania il quale oggi, invece, ha strapazzato quello che rimane della squadra biancoazzurra. Di sicuro qualcuno dovrà battersi forte il petto.
Eugenio Cairone
FOTO INSTAGRAM