Il consiglio comunale di Agrigento è chiamato ad un vero atto di responsabilità. Approvare il bilancio entro la fine dell’anno è una condizione imprescindibile per il destino di questa città. Senza l’ok al prezioso strumento economico finanziario si andrà a pregiudicare il futuro del municipio.
Aula Sollano è già in ritardo. Il termine ultimo è il 31 gennaio. Una scadenza che tiene in ansia non solo il primo cittadino, ma ogni agrigentino che ha a cuore le sorti di Agrigento.
L’approvazione del bilancio in consiglio comunale “rende la città meno vulnerabile”.
Occorre che i consiglieri facciano squadra per fornire a Palazzo San Domenico lo strumento per guardare avanti. Creare tutte le condizioni affinché dal 2019 – con un programma triennale – ci possa essere un progressivo ed efficace miglioramento di tutti i servizi e, quindi, della stessa qualità della vita.
Il Municipio nell’anno in corso non ha sostenuto e non può sostenere spese correnti. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e in città sarà ancor un Natale all’insegna dell’austerità. Con il persistere delle criticità, Agrigento si prepara ad una festività povera in termini di offerta culturale, di presenze turistiche e di produzione di economia e di lavoro.
Il protagonismo civico da solo non basta. Le iniziative non mancano, ma le risposte sono sotto gli occhi di tutti. Come il mercatino di Natale. Solo in sette hanno aderito alla proposta della giunta comunale. Diversa invece l’adesione alla proposta di Alfredo Prado. Sono più di 50 le vetrine che esporranno presepi artistici in città. Con l’auspicio che Agrigento possa sempre di più unire le persone, per un impegno che li veda sempre di più insieme, per migliorare ogni luogo, intanto però bisogna pensare al bilancio.
Nei prossimi mesi il Municipio perderà, tra pensionamento e cassintegrati, più di 190 unità. La giunta, dopo attente analisi economiche ha varato un provvedimento per la stabilizzazione dei precari con consistenti risparmi sulle casse comunali. Anche questo insieme ad altri provvedimenti andrà a farsi benedire – dice Firetto – se il bilancio non verrà approvato entro i termini di legge.