La questura di Agrigento intitolata a Beppe Montana
E’ cominciata con un omaggio davanti la stele di Livatino, lungo la SS 640, la visita del capo della polizia, direttore generale di pubblica sicurezza, il prefetto Franco Gabrielli, ad Agrigento. Gabrielli, accompagnato dal questore di Agrigento Maurizio Auriemma, si è subito spostato in centro città per la cerimonia di intitolazione della Questura di Agrigento al commissario capo Beppe Montana. L’agrigentino, capo della sezione “Catturandi» della Squadra Mobile di Palermo, medaglia d’oro al valor civile, venne ucciso a Porticello, nel Palermitano, il 28 luglio del 1985, in un vile agguato mafioso.
La manifestazione odierna, è inserita nell’ambito di una serie di appuntamenti che rientrano nella celebrazione della “Giornata nazionale delle vittime di mafia”.
In questura, è stata scoperta la targa e un annullo filatelico da parte di Poste italiane di un francobollo dedicato a Beppe Montana. In piazza Vittorio Emanuele, ai piedi di una magnolia piantumata dal Comune di Agrigento in ricordo delle vittime di mafia, idealmente legata all’albero Falcone, e’ stato scoperto – da due studenti – un cippo dove è stata collocata una targa con la significativa frase di Peppino Impastato: “La mafia uccide, il silenzio pure”.
Alla giornata commemorativa hanno partecipato, oltre ai familiari del funzionario scomparso, numerose autorità civili, militari, religiose e gli studenti degli istituti superiori di Agrigento e di alcuni Comuni della provincia. Dalle 11 in poi una manifestazione in ricordo di Beppe Montana all’ interno dello spazio “Temenos”. Interverranno il questore Maurizio Auriemma, il sindaco Lillo Firetto, Gigi Montana – il fratello di Beppe -, il procuratore della Repubblica Luigi Patronaggio, il presidente della consulta provinciale studentesca e due studenti che leggeranno dei brani sul tema. In conclusione, interverrà il capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli.
FOTO SANDRO CATANESE
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp