Ormai al cimitero di Piano Gatta, ad Agrigento, è emergenza igienico sanitaria. Più di trenta defunti in attesa di sepoltura per mancanza di loculi.
Quella del cimitero di Piano Gatta è la solita triste storia di una burocrazia che blocca financo il diritto ad una degna sepoltura. Ricorsi al TAR, permessi bloccati, norme, espropri, un cimitero realizzato in un’area piena di ordigni bellici della seconda guerra mondiale ancora da bonificare.
Oggi , Giovanni Di Caro, Matteo Mangiacavallo e Marcella Carlisi, hanno chiesto copia di tutta la documentazione legata a questa vicenda incredibile, che non può rimanere priva di risvolti. “Vi terremo aggiornati! Dice il deputato favarese e poi aggiunge: Il Sindaco di Agrigento dovrebbe assicurare immediatamente la sepoltura dei suoi concittadini perché non si tratta solo di un problema igienico sanitario, ma di dignità e serenità per i familiari dei defunti”.
Quella di Piano Gatta è una questione annosa. La situazione è grave, gravissima e presto potrebbe occuparsene perfino la magistratura. Bonamorone è saturo, eppure si continua ad edificare, Agrigento in tutto ha quattro cimiteri (ci sono anche Montaperto e Giardina) e sarebbe il colmo che, chi non ha sepolture private o concessioni, dovesse andare nei Cimiteri delle frazioni.
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