Agrigento batte la storia, stesa Cantù 79-74

Agrigento non fallisce l’appuntamento con la storia, batte Cantù 79-74.

Agrigento non fallisce l’appuntamento con la storia e stende la capolista Cantù sotto i colpi micidiali di Ambrosin (25 punti e 3 falli subiti) e Grande (24 punti e 4 assist). Nel 79-74  finale influisce anche il super impatto dell’americano Marfo che sotto i tabelloni fa valere stazza fisica e centimetri e mette referto 14 punti con 12 rimbalzi e 2 stoppate.
Per la corazzata allenata da Meo Sacchetti, icona della pallacanestro nazionale, non bastano i 18 di Rogic ed i 17 con 5 rimbalzi e 3 recuperi di Stefanelli. Ma la squadra di coach Cagnardi che adesso sogna legittimamente i playoff, dopo un avvio in equilibrio ha spostato nettamente l’inerzia della partita al rientro dalla pausa, mettendo un parziale di 8-0 che ha tolto fiducia agli ospiti e dato la spinta per costruire la vittoria. Il resto l’ha fatto il solito fortino di casa. Al PalaMoncada dove poco prima della palla a due è stata presentata la cantera con tutti i settori giovanili che gravitano intorno alla prima squadra, oltre 2mila spettatori hanno spento l’entusiasmo dei circa cento tifosi organizzati arrivati dalla cittadina in provincia di Como e rispedito al mittente ogni sorta di tentativo di successo. Così, dopo l’ottima prova del PalaLido e la sconfitta all’over time di Milano, la Moncada Energy riprende la sua marcia e continua a sognare in grande aggiudicandosi il secondo lunch match stagionale ed infliggendo alla Pallacanestro Cantù la sua quarta sconfitta in questa regular season della A2 girone verde. Ma parole di elogio vanno spese anche per Matteo Negri. Il giocatore veterano, che lentamente recupera dal grave infortunio della scorsa stagione, ha messo due triple di seguito e conquistato un rimbalzo che in un momento topico della partita (secondo quarto) hanno riportato Agrigento in scia. Le parole di coach Sacchietti a fine gara evidenziano quanto bruciante sia stata la sconfitta per i lombardi. 

“Avevo già detto che Agrigento è un’ottima squadra – l’analisi Sacchetti -. Noi, però, a fine primo tempo abbiamo concesso troppi tiri facili, così loro sono riusciti a ricucire in parte lo strappo. Il nostro inizio del secondo tempo, invece, è stato veramente tragico come ci era già successo”. Nella quarta frazione Cantù ha classe e numeri per riavvicinarsi ma Agrigento non regala nulla e la porta a casa. La Moncada dunque ha avuto il merito di rimanere lucida nelle fasi più delicate della partita. Coach Canardi è stato bravo a distribuire i minuti e far rifiatare i titolari quando è stato necessario. Ora testa alla sfida di Roma. 

Moncada Energy Agrigento – Acqua S.Bernardo Cantù 79-74 (17-16, 14-21, 30-14, 18-23)
Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 25 (7/16, 3/9), Alessandro Grande 24 (7/9, 3/8), Kevin Marfo 14 (4/7, 0/0), Matteo Negri 6 (0/0, 2/2), Cosimo Costi 5 (1/1, 1/2), Daeshon Francis 3 (1/2, 0/2), Albano Chiarastella 2 (1/2, 0/1), Sadio soumalia Traore 0 (0/1, 0/0), Mait Peterson 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 10 / 14 – Rimbalzi: 30 6 + 24 (Kevin Marfo 12) – Assist: 18 (Albano Chiarastella 5)
Acqua S.Bernardo Cantù: Roko Rogic 18 (5/6, 2/4), Francesco Stefanelli 17 (2/2, 3/5), Stefan Nikolic 14 (7/11, 0/1), Lorenzo Bucarelli 12 (1/4, 2/4), Giovanni Severini 6 (0/1, 2/3), dario Hunt 4 (2/5, 0/0), Filippo Baldi rossi 2 (1/8, 0/4), Giovanni Pini 1 (0/0, 0/0), Nicola Berdini 0 (0/1, 0/0), Guglielmo Borsani 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 13 – Rimbalzi: 32 7 + 25 ( dario Hunt 9) – Assist: 7 (Stefan Nikolic, dario Hunt 2)

FOTO ANTONINO PIRANEO