Agrigento ancora al centro, più del solito, di lamentele, di delusioni e disappunti dei cittadini. In effetti, sono tanti i punti di riflessione e l’insofferenza generale della città che versa in gran parte in uno stato di abbandono.
Oggi, l’agrigentino Andrea Barbera si fa ancora una volta portavoce raccogliendo il pensiero della maggioranza.
“Il boom turistico di questa stagione 2018 viaggia in parallelo ad un disastro preannunciato“– dichiara Barbera. “Alla già situazione precaria di degrado urbano presente, parliamo di erba incolta, marciapiedi pericolanti, ringhiere arrugginite, mezze cadute, pali blu della luce comunali abbandonati agli angoli della strada, servizi pubblici inesistenti- continua– si aggiunge la questione rifiuti che nel giro di tre giorni è precipitata avvicinando la nostra città sempre di più alle situazioni delle vicine Porto Empedocle, Licata e Gela”.
Secondo l’agrigentino si tratta di “una situazione di totale abbandono ma non solo sul territorio, ma come se Agrigento fosse stata abbandonata dai suoi stessi amministratori, come se questa città non avesse degli amministratori, una situazione che fa pensare anche ad un assurdo sistema oscuro che vuole e desidera che questa città rimanga nell’oblio, a partire dai piani alti”.
“Ma chi abbiamo incontrato tre giorni fa, con chi abbiamo discusso, a chi abbiamo consegnato le nostre proposte”? Si chiede lo stesso rivolgendosi anche ai concittadini: “E’ possibile che i cittadini di Agrigento si siano rassegnati a subire qualsiasi privazione di diritto di avere dei servizi efficienti, come acqua e raccolta rifiuti e un pronto soccorso dove per un codice giallo non si aspetti più di 5/8 ore? Stiamo parlando della base della civiltà, i servizi essenziali per vivere in maniera civile. Non siamo noi a dover dire all’amministrazione cosa fare per risolvere una emergenza, non siamo noi a dover dire ad un sindaco guarda che qui ci stiamo giocando la stagione turistica attuale e quelle future, specie se il sindaco ha la delega di assessore al turismo e quindi queste cose dovrebbe immaginarle, dovrebbe immaginarle insieme ad un programma per la città sotto l’ambito turistico, un programma che guardi al futuro non solo al boom di presenze di questa mattina alla Valle dei Templi”.
E lo sfogo di Andrea Barbera è il grido d’allarme di un’intera città. Lo sfogo di uno degli agrigentini che nei giorni scorsi si è presentato, insieme ad una rappresentanza, al Comune di Agrigento incontrando il sindaco Firetto e l’assessore Hamel.
“Non siamo noi a dover dire al sindaco- conclude Barbera- che non abbiamo un posto per lo stallo degli autobus turistici o meglio ne abbiamo uno (che è più grave) ma è abbandonato nel degrado. Non siamo noi a dover dire al sindaco, guardi che a San Leone c’è qualcuno che ha scambiato il marciapiede del lungomare per una discarica e sappiamo pure chi è. Non siamo noi a dover dire al sindaco che i B&B ad Agrigento da Aprile si riempiono di turisti che frequentano anche le nostre spiagge e dobbiamo fargliele trovare pulite. Noi non siamo Vigili Urbani, non siamo Polizia, non siamo Carabinieri, non siamo il prefetto, non siamo gli amministratori di questa città, siamo semplici cittadini ma non so ancora per quanto!”.
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Barbera ha anche inviato degli scatti che evidenziano purtroppo ciò che è realtà:
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