Agrigento, il futuro comincia ora: oltre le parole, verso l’azione
Il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciato alla cerimonia di apertura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, è stato un chiaro invito a cambiare passo. Un richiamo forte alla necessità di abbandonare l’immobilismo delle parole e delle clientele, per costruire una società più solida e giusta, mattone dopo mattone. Agrigento, una terra segnata dalla storia, è ora chiamata a farsi protagonista di una nuova rinascita, un impegno che non riguarda solo la cultura, ma l’intero futuro delle nuove generazioni.
In un’epoca in cui il presente sembra consumarsi nell’effimero e nella frenesia della tecnologia, Mattarella ha sottolineato l’importanza di guardare oltre, verso un orizzonte ampio, dove la cultura non sia schiava dell’istante, ma un motore che ci spinge verso un futuro più profondo e significativo. La sfida è grande: Agrigento, nel 2025, non è solo un palcoscenico di eventi e celebrazioni, ma un laboratorio di idee e progetti che deve contagiare l’intero Paese.
La riflessione del capo dello Stato si è ispirata a due grandi maestri della cultura siciliana, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri, che con le loro opere hanno saputo dare voce a personaggi come Sancho Panza e Don Abbondio, simboli di una umanità senza tempo, destinata a vivere eternamente. Ma, come il presidente ha sottolineato, oggi viviamo un tempo in cui la cultura rischia di essere compressa, di diventare un consumo rapido e superficiale. Invece, la cultura è ben altro: è il respiro profondo che ci consente di guardare al futuro con consapevolezza e determinazione.
Mattarella ha parlato di un altro punto fondamentale: l’importanza di valorizzare le periferie, che troppo spesso sono viste come luoghi marginali. Per Agrigento, capitale della cultura, la sfida è non solo quella di essere al centro dell’attenzione, ma di stimolare e alimentare un processo che coinvolga ogni angolo del Paese, spingendo anche le aree più lontane verso nuove opportunità di crescita culturale ed economica.
Agrigento, città dalle mille facce, dalle infinite storie, ha l’occasione di diventare il simbolo della rinascita di un intero territorio, che trae forza dalla sua storia millenaria e dai suoi straordinari protagonisti. Ma questa rinascita non può essere solo una questione di eventi o celebrazioni. Deve essere la base per costruire un futuro solido e duraturo, dove la cultura non si limiti a essere un prodotto di consumo, ma un terreno fertile per il dialogo, l’innovazione e la crescita.
In questo 2025, Agrigento è chiamata a costruire il futuro, ma non da sola: è un compito che riguarda tutti noi. È il momento di passare dalle parole ai fatti, di lasciare orme indelebili che possano orientare le generazioni future verso percorsi sicuri. La cultura non è solo patrimonio da celebrare, ma un impegno quotidiano per la costruzione di un domani migliore. E il futuro, per fortuna, non ha scadenze: può essere scritto, mattone dopo mattone, in ogni gesto e in ogni scelta che facciamo.
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