Dal Parco Archeologico bocche cucite. Preferiscono non commentare e non rilasciare nessuna dichiarazione in merito al sit-in di protesta che si tiene a pochi passi dai loro uffici. Davanti l’ingresso del Tempio di Giunone le guide turistiche di Agrigento espongono cartelli e slogan. Si lamentano per la decisione del Parco Archeologico “Valle dei Templi”, che a dir loro, li ha relegati ai margini dell’area archeologica. “Non ci hanno autorizzato nemmeno l’installazione di strutture amovibili finalizzate ad attrarre turisti”. Dicono.
Nei giorni scorsi l’Associazione delle “Guide Turistiche Agrigentine”, avevano diramato un comunicato per tenere alta l’attenzione su quello che viene definito un vero “scippo”.
“Da quando la biglietteria si è rifatta il look – afferma una delle guide turistiche – tutte le strutture preesistenti non hanno avuto nessuna ripercussione. Invece, il gazebo tanto sudato e punto di forza delle guide è stato tolto e con essa anche la concessione del piccolo spazio che ogni anno abbiamo pagato“.
“Fino alla passata stagione, – avevano spiegato nei giorni scorsi dall’associazione – il Parco aveva sempre concesso alle guide delle porzioni di suolo, peraltro modeste, su cui installare delle strutture amovibili che facessero da catalizzatori dell’attenzione del pubblico verso una modalità di visita (quella, appunto, guidata) da intendersi come ulteriore possibilità per il turista ‘individuale’ di una fruizione più completa e più ricca“. “Le guide di Agrigento, che hanno reiterato la richiesta di spazi per proporsi all’utenza, come in precedenza, hanno questa volta ottenuto un diniego dal Parco, diniego che non reca alcuna motivazione“.
Le guide turistiche agrigentine, tutte vincitrici di concorso e quindi abilitate dalla Regione Siciliana all’esercizio della professione, vedono – unici fra i lavoratori della Valle – mortificati il proprio ruolo e la propria dignità.
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