Agrigento – Un incontro dal sapore autentico e intenso si è svolto questa mattina nell’Aula Magna del Liceo Classico e Musicale Empedocle di Agrigento, dove Francesco Carofiglio ha dialogato con gli studenti in un confronto aperto e arricchente. L’evento, introdotto dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Marika Helga Gatto, è stato un’occasione unica per i ragazzi, che hanno potuto esplorare da vicino il mondo della narrazione e della letteratura. “Ci impegniamo affinché, nell’era del digitale, i nostri studenti non perdano il contatto con la carta e, in questo caso, con i libri,” ha dichiarato la Dirigente, sottolineando l’importanza di esperienze culturali come queste per la crescita dei giovani.
L’incontro, parte del progetto giornalismo promosso dal Liceo, ha visto Carofiglio soffermarsi su temi cruciali per i ragazzi, rispondendo alle loro domande e condividendo il cuore pulsante della sua ultima opera, La stagione bella (Garzanti).
Il romanzo narra la storia di Viola, una donna di quarant’anni che, dopo la morte della madre Barbara, affronta una crisi profonda. Viola, psicologa e creatrice di profumi in una bottega di memorie olfattive, si trova a fare i conti con la complessa relazione con la madre, un legame tanto simbiotico quanto carico di ombre. È proprio una scatola di ricordi che la guiderà alla scoperta del passato materno, trascinandola tra i vicoli di una Parigi vissuta con intensità e passione negli anni universitari della madre. Una storia fatta di incontri, sogni e slanci intellettuali, culminata però in un epilogo tragico.
Attraverso il viaggio di Viola, Carofiglio esplora il tema della liberazione dalle eredità emotive e il percorso di affrancamento dal dolore che si eredita. Come ha spiegato l’autore agli studenti, fin dall’infanzia impariamo a interpretare e riprodurre le paure dei nostri genitori, immagazzinandole nel profondo. Ma nel tentativo di proteggerci dal dolore, spesso perdiamo di vista ciò che è più vero e vicino.
L’evento, è stato arricchito dalla presenza di varie autorità, tra cui il Commissario Maurizio Rabita, funzionario della Polizia Municipale di Agrigento, e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Gioacchino Alfano del Comune di Agrigento.
L’incontro ha rappresentato per gli studenti un momento di riflessione sulle memorie e le emozioni, temi centrali in un romanzo che invita a guardare oltre i vincoli del passato e a riscoprire il proprio potenziale emotivo, anche in un mondo sempre più digitale.
L’evento, introdotto dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Marika Helga Gatto, è stato arricchito dalla presenza di varie autorità, tra cui il Commissario Maurizio Rabita, funzionario della Polizia Municipale di Agrigento, e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Gioacchino Alfano del Comune di Agrigento.
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