Agrigento, falsi infortuni e truffa all’Inps, il processo va avanti

E’ ripreso nella giornata di ieri, presso il Tribunale di Agrigento – davanti il collegio di giudici presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni – il processo scaturito dall’inchiesta Demetra che ha portato alla luce una imponente truffa ai danni dell’Inail attraverso la creazione di finti infortuni grazie alla compiacenza di medici e l’intermediazione di faccendieri.

La vicenda, che ha già portato a 13 condanne in abbreviato e 4 patteggiamenti, vede sul banco degli imputati 53 persone.

Ieri sfilata di testi che hanno in sostanza confermato quanto dichiarato in precedenza.

Al centro di questo meccanismo – considerato personaggio chiave dell’intera vicenda – è Giuseppe Vincenzo Terrazzino, titolare di fatto di un patronato. Ma non soltanto. Nel vortice dell’inchiesta ci sono anche due dottori, Salvatore Conti e Salvatore Russo. Gli altri imputati sono i famosi finti infortunati. Secondo l’accusa, sostenuta dai pm Matteo Delpini e Andrea Maggioni, sarebbe stato messo in piedi un giro di aziende false e false attestazioni volti a truffare l’Inps e l’Inail ottenendo dagli enti previdenziali l’erogazione di indennità di disoccupazione per lavoro mai svolto o indennizzi per infortuni inesistenti.