
Si è svolto il previsto incontro tra la CGIL e il Sindaco di Agrigento Lillo Firetto per discutere sul Cupa. All’incontro erano presenti, oltre al primo cittadino, anche gli Assessori Biondi e Amico.
Per la CGIL, insieme a Massimo Raso, presente anche la RSU del CUPA Matteo Lo Raso. Era, altresì, presente Giovanni Di Maida che guida il CUPA a seguito delle dimissioni del Presidente Armao.

“Abbiamo constatato con piacere che le preoccupazioni della CGIL sono condivise dal Sindaco Firetto”. Lo dichiara il Segretario della Cgil agrigentina Massimo Raso secondo cui “tutti i fatti recenti vanno in direzione opposta all’ idea di Consorzio Universitario come espressione del territorio e delle sue esigenze di alta formazione a sostegno dello sviluppo locale”.
“La politica regionale e la colpevole “distrazione” della Deputazione Regionale locale– continua Raso- ha visto dapprima approvare le norme che hanno riformato la “governance” sui Consorzi Universitari, a nostro giudizio, dato un ulteriore colpo sul loro futuro regalando alle Università ed alle loro dinamiche la questione. Ma lo stesso irrigidimento del Commissario del Libero consorzio persino sulla questione dell’immobile dove opera il CUPA è figlia di questo clima e degli input che arrivano da Palermo. Sono pendenti presso la Magistratura amministrativa i ricorsi del CUPA per resistere su questo versante e su quello, non meno insidioso, dei rapporti economici dell’UNIPA. Il 13 Settembre dovrebbe pronunciarsi il CGA”.
“Siamo tutti costretti- dichiara ancora il Segretario Cgil- ad attendere fiduciosi che venga smontata questa “riforma” e confidare che il prossimo Governo Regionale abbia una visione diversa dall’attuale. CGIL, Amministrazione Comunale e CUPA torneranno a riunirsi dopo questi pronunciamenti per valutare azioni comuni”.
La CGIL valuta negativamente l’orientamento del Comune di Sciacca circa una sua fuoriuscita dal Consorzio ed ha chiesto anche a Firetto di fare in modo che gli Enti Locali possano non solo restare ma trovare le ragioni di un loro coinvolgimento diretto nell’ipotesi di sviluppo e di radicamento di una “università del territorio” prevedendo (così com’è stato per Bivona) il decentramento di corsi.
Ad esempio, secondo il sindacato, a Sciacca si potrebbero concretizzare (visto che se ne discute da anni) corsi di laurea nei settori del Turismo.
“Per questo il tema non è “fuggire dal CUPA” ma rilanciarlo riaffermandone concretamente la “mission” originaria. La CGIL è soddisfatta del clima nel quale si è svolto l’incontro e ha dato atto a Firetto di questo importante segnale di disponibilità e impegno”, conclude Massimo Raso.