La primavera porta con sé il risveglio della natura e il ritorno alla vita dopo il lungo sonno invernale. Per gli antichi Greci, questo momento dell’anno era carico di significati profondi e veniva celebrato attraverso miti e rituali che legavano il destino umano ai cicli naturali. È proprio per riscoprire questo legame che il Museo Pietro Griffo di Agrigento ospiterà l’evento La primavera di Akragas: Persefone e il risveglio della natura , un laboratorio didattico rivolto ai giovani dai 6 ai 12 anni.
L’iniziativa, organizzata dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, si terrà domenica 23 marzo alle ore 16 e permetterà ai partecipanti di immergersi nella cultura dell’antica Akragas attraverso racconti mitologici e manufatti archeologici. Il laboratorio prevede una parte teorica, con spiegazioni da parte di esperti, e una parte pratica, in cui i bambini potranno creare un piccolo manufatto da portare a casa.
Il Museo Pietro Griffo è uno dei principali poli culturali di Agrigento. Custodisce reperti che raccontano la storia millenaria dell’antica Akragas, oggi conosciuta come Agrigento, un tempo una delle più splendide città della Magna Grecia.
Situato all’interno del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi , il museo offre un viaggio attraverso il tempo grazie alla sua ricca collezione di manufatti, ex voto in terracotta, statue e oggetti di uso quotidiano appartenenti agli antichi abitanti della città. In questo contesto, il laboratorio dedicato alla primavera si inserisce perfettamente, valorizzando il patrimonio storico con un approccio interattivo ed educativo.
Per gli antichi Greci, la primavera non era solo un semplice cambiamento climatico, ma un evento strettamente legato alla spiritualità e alla vita quotidiana. Il passaggio da una stagione all’altra influenzava profondamente le pratiche agricole, religiose e sociali.
L’alternanza tra inverno e primavera rappresentava anche il ciclo della vita e della morte, un concetto centrale nella cultura greca. Questo tema venne espresso attraverso numerosi riti e celebrazioni, che spesso coinvolgevano offerte votive agli dèi e rituali di purificazione.
Uno dei miti più affascinanti legati all’alternanza delle stagioni è quello di Persefone, figlia di Demetra, dea dell’agricoltura e della fertilità.
Secondo il mito, Persefone fu rapita da Ade, il dio degli inferi, e portata nel mondo sotterraneo. Disperata per la perdita della figlia, Demetra smise di far crescere i raccolti, portando il mondo in una lunga e sterile carestia. Alla fine, un accordo con Zeus permette a Persefone di trascorrere metà dell’anno sulla Terra con la madre e l’altra metà nell’oltretomba con Ade. Quando Persefone risale dagli inferi, la terra rifiorisce ed è primavera; quando torna nel regno dei morti, la natura si spegne e arriva l’inverno.
Questo mito era centrale nella vita religiosa dell’antica Akragas e spiega il profondo legame tra gli esseri umani e la natura, celebrato anche attraverso gli ex voto ritrovati tra i reperti archeologici.
Il Museo Pietro Griffo conserva numerosi manufatti che testimoniano il legame tra gli Akragantini ei cicli stagionali. Tra questi, spiccano gli ex voto in terracotta , piccole statuette dedicate alle divinità, che rappresentano il passaggio dall’infanzia all’adolescenza e la speranza di una vita prospera.
Attraverso questi oggetti, è possibile comprendere come la popolazione di oltre 2600 anni fa vivesse in stretta connessione con i ritmi della natura, affidandosi alla protezione divina per garantire fertilità ai campi e benessere alla comunità.
L’esperienza interattiva del laboratorio
Il laboratorio La primavera di Akragas: Persefone e il risveglio della natura offrirà ai bambini un’esperienza immersiva, divisa in tre fasi:
- Introduzione ai miti e alla storia : Gli archeologi guideranno i partecipanti alla scoperta del mito di Persefone e del significato della primavera nel mondo antico.
- Esplorazione dei reperti : I bambini osserveranno da vicino gli ex voto in terracotta e altri manufatti che testimoniano le credenze degli antichi Greci.
- Attività pratica : Ogni partecipante realizzerà un piccolo manufatto ispirato ai reperti archeologici esposti, che potrà poi portare a casa come ricordo dell’esperienza.
- L’apprendimento attraverso il gioco e l’interazione diretta è una delle strategie più efficaci per avvicinare i giovani al patrimonio culturale. Eventi come questo non solo insegnano ai bambini la storia antica, ma li aiutano anche a sviluppare un senso di appartenenza e di rispetto verso il proprio territorio.
La possibilità di “toccare con mano” la storia rende l’esperienza più coinvolgente e memorabile, permettendo ai più piccoli di connettersi in modo autentico con il passato.
Oltre all’importante valore educativo, il laboratorio ha anche una forte rilevanza sociale e turistica.
Coinvolgendo la comunità locale, iniziative di questo tipo rafforzano il legame tra cittadini e patrimonio culturale, stimolando la curiosità per la storia e le tradizioni del territorio. Inoltre, eventi didattici come questo rappresentano un’opportunità per attrarre visitatori, favorendo il turismo culturale e contribuendo alla valorizzazione del Parco Archeologico della Valle dei Templi .
L’evento si terrà domenica 23 marzo alle ore 16 presso il Museo Pietro Griffo di Agrigento . Il laboratorio è destinato ai bambini dai 6 ai 12 anni e ha un costo di 5 euro .
Per partecipare è necessario prenotarsi sul sito ufficiale: www.coopculture.it .
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