Agrigento Capitale della Cultura diventa un videogioco: nasce “Rizomata”
Agrigento Capitale Italiana della Cultura si trasforma in un videogioco per dispositivi mobili. Si chiama “Rizomata”, è un puzzle-adventure narrativo ed è uno dei progetti più originali inseriti nel dossier di candidatura della città. Un’opera pensata per iOS e Android, capace di unire linguaggio videoludico, filosofia, mito e identità territoriale.
Ideato da Gero Miccichè e sviluppato dal team GameCompass, formato da veterani dell’industria videoludica internazionale, “Rizomata” è un viaggio simbolico che affronta temi universali come equilibrio, perdita, memoria, rapporto tra uomo e natura e rinascita. L’identità artistica porta la firma di Claudio Clemente e Hugo Gomez, la programmazione è curata da Juan Vazquez e Yeshua Padilla, mentre i puzzle sono ideati dal game designer Giulio Mastrorilli. La narrazione è affidata alla scrittrice Gaia Giovagnoli, recente vincitrice del Premio Genova Valéry. Sabrina Santamaria è l’Operations Lead del progetto.
Il gioco sarà presentato mercoledì 17 dicembre alle 10 al Palacongressi di Agrigento e sarà disponibile gratuitamente su Google Play e App Store.
In “Rizomata” il mondo non sta finendo: è già finito. L’armonia tra i quattro elementi di Empedocle – aria, acqua, terra e fuoco – si è spezzata. Il giocatore si risveglia senza memoria in un paesaggio mediterraneo arido e luminoso, fatto di rocce, fichi d’India, alberi secchi e silenzi profondi. Un mondo apparentemente pacificato, dove la natura ha riconquistato spazio e tempo, senza violenza.
L’ispirazione arriva direttamente dal territorio agrigentino. I luoghi di gioco rielaborano spazi reali trasformandoli in ambienti simbolici attraversabili, nei quali riaffiorano frammenti delle diverse epoche storiche della città: l’Akragas greca, con i templi e la visione cosmica; la Kerkent araba, legata all’acqua, ai giardini e al sapere; la Girgenti normanna, crocevia di culture e poteri.
Il racconto non viene imposto, ma emerge attraverso l’esplorazione. Enigmi ambientali, trasformazioni dello spazio e un oggetto centrale guidano l’esperienza: il Codex, un libro misterioso che all’inizio appare quasi vuoto, simbolo della memoria perduta del protagonista e del mondo. Avanzando nel gioco, il Codex si riempie di testi, riflessioni, frammenti di mito e filosofia, diventando una vera e propria mappa concettuale del viaggio.
L’obiettivo è recuperare, uno alla volta, gli elementi perduti e ristabilire gradualmente l’armonia del mondo, attraverso puzzle ispirati a fenomeni reali come vento, eco, luce, ombre e mosaici. Il protagonista è una figura volutamente neutra, senza identità definita, per permettere a chi gioca di vivere l’esperienza come un cammino personale.
A guidare il viaggio c’è Empedocle, rappresentato come un gufo parlante: presenza enigmatica e mai didascalica, sospesa tra spirito, memoria e coscienza del luogo. Non offre risposte, ma suggerisce direzioni.
Con “Rizomata”, Agrigento sperimenta un nuovo linguaggio culturale, dimostrando che la Capitale della Cultura può parlare anche attraverso il videogioco, trasformando il patrimonio, la filosofia e la storia in un’esperienza immersiva, accessibile e contemporanea. Un ponte tra passato e futuro, tra mito e tecnologia, che porta Agrigento sullo schermo degli smartphone di tutto il mondo.
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