La Città dei templi si prepara alle amministrative tra dubbi e certezze con uno scenario che nei prossimi mesi dovrà, per forza di cose, delinearsi.
Sono ancora da sciogliere i nodi nell’elaborazione delle compagini che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative. Con il governo Conte bis che ha giurato, l’attenzione dei parlamentari adesso è concentrata sul futuro politico.
A parte le candidature o autocandidature finora avanzate, bisogna capire quali refluenze avranno, a livello locale, i nuovi equilibri che hanno consentito la nascita del Governo giallo-rosso. In casa del centrosinistra, come già si intravede nelle prove di avvicinamento che si registrano all’Ars, si potrebbe andare verso un’intesa tra M5S e PD che potrebbero convergere su un’unica candidatura aperta anche a ulteriori contributi di altre componenti della sinistra. Nel centro destra le distanze tra Forza Italia e Lega aumentano visibilmente, mentre Salvini e Meloni condividono lo stesso stile di fare opposizione. Questo potrebbe presupporre anche una candidatura di un esponente della Lega sostenuto da Fratelli d’Italia. Forza Italia potrebbe correre da sola o confluire su una candidatura espressa dalla società civile. Siamo comunque ancora nella fase delle schermaglie iniziali e delle candidature civetta per saggiare gli umori. Forse il tutto a vantaggio del sindaco uscente che va avanti per la sua strada.
A più di 7 mesi dalle comunali, continuano ad inseguirsi voci di probabili candidature. Certa la presenza di due liste civiche a sostegno dell’attuale sindaco Firetto, rumors per una terza. Pare infatti vi siano movimenti anche per un eventuale partito a sostegno. Quattro, per ora, i soggetti all’opera sul programma intorno al quale si costruiranno le squadre. È chiaramente sui candidati che si stanno concentrando le attenzioni in queste settimane. Agrigento avrà sicuramente un candidato sindaco donna.
Per Agrigento l’UDC, vuole ripartire dall’attuale presidente della commissione Salute dell’Assemblea regionale siciliana Margherita La Rocca Ruvolo. «Una persona che concepisce la politica come generoso servizio nei confronti degli altri, la personalita’ piu’ adatta – dice il coordinatore del partito in Sicilia, Decio Terrana – a ricoprire il ruolo di sindaco di Agrigento».
La Rocca Ruvolo, che è anche sindaco del Comune di Montevago, ha affermato che è «lusingata per l’attenzione e il riconoscimento del mio impegno politico e amministrativo, ma sono impegnata nel delicato e impegnativo lavoro come presidente della Commissione Sanità all’Ars e di sindaco di Montevago. Sono impegnata in obiettivi che intendo perseguire e raggiungere e che richiedono il mio totale impegno che non può essere distratto da altre proposte. La figura di una donna come sindaco di Agrigento sarebbe però una bella proposta da lanciare». In pratica, la parlamentare, persona gradita anche dalla Chiesa, si dice impegnata ma non chiude la porta a nuovi scenari.
I nomi dei nuovi candidati circolano da alcune settimane, ma i giochi non sono ancora fatti, anche perché fino alla data della presentazione delle liste, non sono da escludere ripensamenti e cambi di rotta. Al momento, partendo proprio dalla fine, per la candidatura a sindaco sono circolati, tra gli altri, i nomi di Calogero Sodano, Marco Zambuto e Franco Miccichè. Il ritorno in campo di quello che fu il primo sindaco eletto dal popolo nella città dei templi è una suggestione che va tenuta in considerazione. Miccichè invece ha preso tempo per ponderare ogni sua decisione.
Ovviamente le amministrative saranno un banco di prova importante anche per i partiti. Ci sarà da delineare le nuove alleanze ma pure da chiudere accordi anche in vista delle future parlamentari, che prima o dopo, arriveranno