Ancora strade chiuse nell’agrigentino. Fino al 30 novembre, per verifiche ed eventuali interventi all’interno della canna in direzione nord, è stata chiusa la galleria “Spinasanta”. A renderlo noto l’Anas che ha diramato un comunicato:
“Fino al 30 novembre, sulla strada statale 118 “Corleonese Agrigentina” la galleria Spinasanta rimarrà chiusa in direzione Raffadali. Il provvedimento si rende necessario per procedere ai rilievi e ad eventuali successivi interventi di manutenzione della calotta all’interno della canna in direzione nord. L’itinerario alternativo è costituito dalle vie Imera e Salvatore Scifo all’interno del comune di Agrigento, con immissione sulla strada statale 118 allo svincolo Santa Lucia”.
Proprio adesso con la ripresa delle lezioni a breve ed il conseguente traffico, la chiusura della galleria potrebbe comportare altri problemi e disagi agli automobilisti. Si spera solo che i tempi di riapertura vengano rispettati, il che ad Agrigento non accade sempre.
Per la cronaca, già più di un anno fa, precisamente nel maggio 2017, AgrigentoOggi se n’era occupata attraverso un articolo che mostrava, con delle foto scattate da un noto medico agrigentino, lo stato in cui versavano e versano ancora le gallerie Spinasanta. LEGGI ANCHE: “Gallerie Spinasanta: ecco come si presentano le pareti interne- FOTO”
Sulla questione interviene, oggi, la Cisl di Agrigento attraverso il segretario Maurizio Saia. “La città è isolata. Dopo il Ponte Petrusa, che collegava Agrigento e Favara ed importante arteria per raggiungere la nuova strada statale 640– dichiara Saia- la chiusura del Viadotto Morandi arteria che collegava con Villaseta e Porto Empedocle , le strade cittadine chiuse al transito dei mezzi a due ruote, è la volta della galleria Spinasanta in direzione Raffadali. Siamo tornati indietro di 50 anni, nel caso in cui si rendesse necessaria, a causa di eventi catastrofici, l’evacuazione della città ci ritroveremmo con le vie di fuga chiuse. La sicurezza dei residenti sarebbe a serio rischio, l’unica possibilità di fuga dal centro città resta lo scorrimento veloce Agrigento/Palermo, la direzione Porto Empedocle/Sciacca non è proponibile, i viadotti empedoclini, Salsetto e Spinola sono anche essi a rischio chiusura, la direzione Licata prevede l’imbuto Vill. Mose’.
“La manutenzione e la sicurezza di strade, viadotti e gallerie- continua- è fondamentale, ma è anche vero che la città non può restare isolata. Raggiungere oggi Raffadali da San Leone o dal Villaggio Mose’ diventa molto difficile. Il tema del rilancio degli investimenti in infrastrutture per favorire la ripresa dell’economia oggi è di grande attualità nella politica economica del Paese, e lo deve essere ancora di più in una realtà economica depressa come la nostra, che subisce la carenza di infrastrutture e non può tenere contro di alternative al trasporto su gomma, data l’assenza di strade ferrate e di un aereoporto”.
Il segretario generale della Cisl agrigentina ricorda come “l’amministrazione comunale ha aperto da qualche tempo un confronto con gli ordini professionali e associazioni sulle direttive generali per la revisione del PRG e sin dal prossimo incontro è indispensabile immaginare una idea di città futura che preveda anche assi viari di collegamento, alternativi a quelli esistenti, sia per il collegamento con i quartieri satellite che per il collegamento con gli altri comuni”.
“Riteniamo di fondamentale importanza– conclude- la collaborazione tra gli ordini professionali competenti e le amministrazioni allo scopo di sviluppare nuove idee e progetti e sopratutto impiegare le eccellenze e le tante risorse umane a disposizione di questa terra”.
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