In data odierna, come reso noto in un comunicato del Circolo del PD “Vittoria Giunti”, in una mossa che gli agrigentini attendevano da tempo, il sindaco Francesco Micciché ha riconosciuto una verità già da tempo evidente ai cittadini, vale a dire l’effettiva inesistenza della sua giunta e della sua maggioranza. Vi è prova di ciò sia nell’incapacità degli stessi di contrastare i problemi critici di Agrigento, che nell’impossibilità di prepararla a sfide future.
Secondo quanto comunicato dal circolo, a causa di conflitti interni, l’amministrazione non è in grado di apportare alcun contributo significativo, neanche relativamente agli atti più urgenti e necessari. In poche settimane, il comune è stato messo sotto controllo commissariale per l’accettazione del bilancio preventivo e, contemporaneamente, il Consiglio comunale ha respinto sia il piano triennale delle opere pubbliche che il piano economico-finanziario del servizio di nettezza urbana. Tali provvedimenti sono stati adottati non per divergenze pragmatiche, bensì per mere questioni di potere. Inoltre, in un simile clima, le questioni associate alla gestione del titolo di Capitale Italiana della Cultura sono coperte in un velo di incertezza.
Il resoconto del Circolo cittadino, nella sua parte conclusiva, fa riferimento all’ipotetica gravità di una semplice azione di rimpasto, specialmente a seguito della crisi dichiarata dal Sindaco. Un ridisegno delle competenze ed una riassegnazione dei salari, infatti, equivarrebbe a sedare le esigenze dei vogliosi di maggior potere, maggiori incarichi ed una spartizione di posti e fondi sempre più accentuata.
La comunicazione del Circolo vede come unica via d’uscita da una situazione simile il riconoscimento da parte del Sindaco Micciché del fallimento di questa esperienza gestionale ed amministrativa, e rivendica il diritto di parola dei cittadini, così da affidare a loro, attraverso il voto, le redini delle decisioni per il futuro della città di Agrigento, nella speranza di un avvenire favorevole e promettente.