Il governo Musumeci, tramite il dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, ha stanziato oltre 44 milioni di euro per la ristrutturazione e il potenziamento della rete idrica dell’Agrigentino. A realizzare le “Opere di ristrutturazione e automazione per l’ottimizzazione della rete idrica di Agrigento” sarà l’Ati (Assemblea territoriale idrica) di Agrigento. “Dopo anni- ha affermato il sindaco di Agrigento, Franco Micciché-la città potrà avere finalmente una rete idrica degna di questo nome. Un progetto che va avanti dal 1999. Dopo un anno di lavoro raggiungiamo un traguardo unico. Man mano che si effettueranno i lavori le strade interessate verrano ripristinate.” Per l’ex sindaco Firetto “Franco Micciché si attribuiosce in merito che non c’è. Un anno di lavoro ? È palesemente mal consigliato e le sue dichiarazioni ne sono emblematica conferma- afferma-. La rete idrica era già finanziata. La Regione si era bloccata come è ben noto per sue determinazioni in ordine all’ esecutore. Cessata Girgenti Acque le ragioni di quel blocco sono venute meno. Ci si attribuisce un lavoro che non si comprende quale sarebbe”
Il finanziamento, per un importo complessivo di 44.401.062,51 euro a valere sui fondi Po Fesr 2014/2020, riguarderà i progetti dei sistemi idrici in 16 Comuni dell’Ambito Territoriale: Agrigento, Sciacca, Canicattì, Licata, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Sambuca di Sicilia, Montevago, Porto Empedocle, Montallegro, Grotte, Racalmuto, Castrofilippo, Campobello di Licata, San Giovanni Gemini, Ribera.
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