Pasquale Seddio, che fu testimonial della candidatura di Agrigento per il progetto “Capitale Italiana della Cultura 2025” e intervenne personalmente all’audizione al Ministero per promuovere la città, esprime oggi forti dubbi sulla gestione del progetto e sulla trasparenza delle operazioni che riguardano la Fondazione. Seddio, a commento delle dimissioni di Albergoni ( 44 progetti e un addio: Albergoni saluta Agrigento 2025. Tempismo o fuga?) in un intervento critico, solleva questioni cruciali riguardo alla pianificazione delle risorse destinate alle 44 iniziative culturali incluse nel dossier di candidatura.
“È noto a pochi che il dossier delineava sì, le 44 iniziative culturali selezionate, ma nulla diceva sulla stima puntuale di ciascun budget collegabile a ogni singola iniziativa. Un elemento di opacità, non di poco rilievo”, afferma Seddio. Secondo l’ex testimonial della candidatura, la mancanza di trasparenza sui fondi destinati a ciascun evento ha creato un’incertezza gestionale che non fa che aumentare i dubbi sulla realizzazione concreta delle iniziative.
In particolare, Seddio esprime preoccupazione per il fatto che, ad oggi, non si conosce con quali criteri il Consiglio di amministrazione della Fondazione abbia valutato la “congruità” dei singoli budget relativi agli eventi in programma. La situazione appare ancor più critica in quanto il Comitato tecnico-scientifico, che avrebbe dovuto formulare pareri e proposte sui programmi e le attività, sembra essere rimasto sostanzialmente inattivo. “Il Comitato tecnico-scientifico ‘stellare’, tanto sbandierato, è rimasto al guinzaglio del pianeta Marte”, commenta ironicamente Seddio.
L’autorevole voce di Seddio, da sempre impegnato per il bene della sua città, non manca di sottolineare che la Fondazione è una realtà di partecipazione pubblica, voluta con forza per promuovere Agrigento e il suo territorio. Tuttavia, secondo lui, la gestione attuale non sembra rispettare i principi di trasparenza e accountability necessari, che includono la responsabilità nell’utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche, ma anche la dimostrabilità dell’efficienza e dell’efficacia della gestione dei fondi. “La Fondazione dovrebbe sempre attenersi alla piena trasparenza e all’applicazione dei principi di responsabilità e rendicontabilità nell’utilizzo di denaro pubblico”, afferma Seddio, concludendo che i cittadini di Agrigento meritano una gestione chiara e responsabile.
Seddio ribadisce che il futuro del progetto “Agrigento 2025” è ancora in bilico e che la situazione rimane aperta, pericolosamente in attesa di una direzione più solida. Il percorso intrapreso, per l’ex testimonial, è un cammino che deve trovare maggiore chiarezza e concretezza, affinché il progetto possa davvero diventare un’opportunità di sviluppo per la città, rispettando gli impegni presi e garantendo una gestione efficiente dei fondi pubblici.
Un intervento, quello di Pasquale Seddio, che mette in luce l’urgenza di rivedere la gestione di “Agrigento 2025” e di restituire fiducia alla cittadinanza e agli enti coinvolti, affinché la città possa davvero beneficiare della prestigiosa nomina a Capitale Italiana della Cultura.
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