La Corte dei Conti Apre un’Indagine su Agrigento Capitale della Cultura: Il Controllo della Spesa e la Gestione dei Fondi
La Corte dei Conti ha acceso i riflettori su Agrigento Capitale della Cultura 2025, avviando un’indagine sul monitoraggio della gestione del budget milionari e delle iniziative programmate. L’indagine, che arriva a un mese circa dall’inaugurazione dell’anno, giunge dopo le polemiche sui ritardi e i progetti incompleti che hanno caratterizzato i primi passi del grande evento culturale. In particolare, la Corte dei Conti, sotto la presidenza di Salvatore Pilato, ha deciso di concentrarsi su un aspetto cruciale: la gestione dei fondi stanziati per Agrigento come capitale culturale.
Secondo quanto riporta il Gas, già evidenti le problematiche nell’avvio di alcune delle iniziative previste, con un comitato organizzatore che ha messo a disposizione della Regione un budget di oltre 7 milioni di euro. Tuttavia, i magistrati contabili non sono rimasti indifferenti di fronte alle difficoltà riscontrate, e soprattutto alle dimissioni di alcune figure di rilievo, come quella del presidente della Fondazione Giacomo Minio, sostituito dal prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta. L’indagine seguirà i progressi nel corso dell’anno e verificherà la corretta gestione dei fondi, soprattutto in vista dell’inaugurazione degli eventi e della realizzazione degli interventi previsti.
Il fascicolo della Corte dei Conti già aperto analizza tutti i casi di eventi in ritardo o saltati, per seguire l’avanzamento del progetto e assicurarsi che i fondi vengano impiegati correttamente. In particolare, i magistrati seguiranno per tutto l’anno il budget e la gestione dei progetti legati a Agrigento 2025. L’obiettivo dichiarato dalla Corte dei Conti è quello di garantire una gestione sana e corretta degli investimenti, come sottolineato anche nella delibera che ha ufficializzato l’apertura dell’indagine. Il tutto avviene in un contesto in cui, nonostante il budget stanziato, alcune aree chiave non sono ancora state completate.
A livello istituzionale, l’indagine della Corte dei Conti fa parte di un più ampio programma di monitoraggio che annualmente coinvolge i principali settori dell’amministrazione pubblica. La Corte dei Conti è stata particolarmente attenta nella gestione dei fondi legati ad eventi culturali di grande portata, vista la rilevanza economica e socio-culturale di queste iniziative per il territorio.
Le difficoltà incontrate finora hanno avuto un eco mediatico notevole, soprattutto per i ritardi e le problematiche legate alla prima fase dell’anno culturale, come il caso del teatro inaugurato in condizioni non ottimali, dove fino a pochi giorni prima dell’apertura l’acqua pioveva dal tetto. Inoltre, anche le strade di accesso al sito inaugurale erano impraticabili, costringendo a lavori d’urgenza prima della visita del Presidente Mattarella. Un avvio in salita che ha suscitato preoccupazione, non solo per la qualità degli eventi, ma anche per l’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche.
La Corte dei Conti, che ora indaga sui 7 milioni di euro destinati alla Capitale della Cultura, proseguirà il suo monitoraggio per garantire che i fondi vengano correttamente impiegati e che i ritardi vengano superati. La città di Agrigento dovrà dimostrare la capacità di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal titolo di Capitale della Cultura, non solo sotto il profilo culturale, ma anche in termini di gestione economica e sostenibilità.
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