Sovraffollamento, carenza di un migliaio di unità di personale, pochi mezzi, carichi di lavoro e violazione dei diritti sindacali. Sono le motivazioni alla base della mobilitazione della Polizia penitenziaria, con sit-in davanti alle 9 prefetture della Sicilia, annunciata questa mattina, 18 giugno, ad Agrigento dai sindacati nel corso di un incontro tra le sigle sindacali e il capo del Dap, Bernardo Petralia. I sit-in si terranno il prossimo 23 giugno. Per la Fns Cisl “la polizia penitenziaria merita rispetto. Finora non e’ stato cosi’, e ci ritroviamo a navigare a vista tra mille problemi nei 23 istituti di pena in attivita’ nel territorio siciliano. Per questo la Fns Cisl Sicilia assieme a Fp Cgil, Uilpa Uil e Sappe regionali, protestera’ davanti a tutte le prefetture dell’Isola”. Queste le parole di Mimmo Ballotta, segretario della Fns Cisl siciliana.Il confronto si e’ svolto presso la locale struttura di pena. “I sit-in – ha continuato- punteranno a squarciare il velo del silenzio di fronte alla situazione esplosiva delle carceri nell’Isola. E’ un’emergenza non solo per il problema del sovraffollamento “annoso un po’ dappertutto e in particolare nelle province di Palermo, Catania e Siracusa”. Il punto, ha spiegato, e’ che a fronte della sovrappopolazione che affligge alcuni territori specialmente, il personale preposto alle attivita’ di custodia conta una carenza di un migliaio di unita’. Per di piu’, “l’eta’ media dei lavoratori delle carceri nella regione e’ assai alta per la semplice ragione che nell’Isola si viene spesso trasferiti dopo 15-20 di servizio al nord e al centro del paese”.
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