È da più di sessant’anni che si parla di costruire un aeroporto nella Sicilia sud-occidentale e, precisamente, in provincia di Agrigento, per lo sviluppo economico di quell’area fortemente depressa, per il superamento della marginalità geografica della provincia. I politici siciliani ed in particolare quelli agrigentini hanno sempre evidenziato, soprattutto in periodo elettorale, che la zona del sud-meridione versa in un notevole sottosviluppo socio economico e che un aeroporto nella zona dell’agrigentino avrebbe sicuramente significato uno sviluppo in campo turistico, agricolo, industriale e, conseguentemente occupazionale, oltre a costituire un celere mezzo di trasporto per gli agrigentini e tutti gli altri abitanti che gravitano nella zona ( era stato previsto un traffico di circa 700.000 passeggeri all’anno). Nel 1969 l’on Oscar Luigi Scalfaro propone di realizzare un aeroporto ad Agrigento. La legge n.111 del 1971, voluta dall’on Sinesio, prevede la realizzazione dell’aeroporto della Sicilia sud-occidentale unitamente a quelli di Firenze, Napoli e Olbia-Costa Smeralda (naturalmente questi tre sono stati realizzati). Viene indicata come località “Piano Romano “ nella piana di Licata e viene redatto il progetto. Negli anni ‘70 la Provincia Regionale stipula una convenzione con il ministero dei trasporti dell’aviazione civile per la costruzione dell’aeroporto ( vengono individuati diversi siti: Licata, Racalmuto, Naro, Misilina). Il dott. Francesco Paolo Di Betta, prima come presidente dell’AssociazioneProvinciale degli Albergatori,successivamente come presidente dell’Unione Industriali ed infine come presidente della Camera di Commercio sollecita ripetutamente lo stato della pratica aeroporto di Agrigento. Negli anni 90 la Camera di Commercio fa inserire l’Aeroporto negli strumenti programmatori della Regione Siciliana e viene costituita la società AAVT (Aeroporto Agrigentino Valle dei templi). La società incarica gli ingegneri di scegliere il sito più idoneo. Quest’ultimi prima scelgono Misilina e successivamente Acquamenta in territorio di Racalmuto. Iniziano tutta una serie di studi di fattibilità sull’aspetto operativo-aeronautico e su quello ambientale. Intanto la legge finanziaria del 1999, su interessamento del senatore Cirami, prevede uno stanziamento di 30 miliardi per la costruzione dell’aeroporto di Agrigento. Sono stati costituiti appositi tavoli tecnici. In tutta questa vicenda qualcuno rema contro…e Agrigento nel 2021 continua ad essere isolata. Dell’aeroporto si è tornato a parlare nei giorni odierni con l’ok da parte del consiglio comunale della città capoluogo (ndr).
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp