La commissione Ars blocca gli adeguamenti delle bollette idriche
Disorientati dalla decisione coloro che si erano messi in regola
In ghiaccio il pagamento retroattivo delle bollette. La questione è approdata all’Ars è oltre che morale è diventata anche politica. Si è svolta in fatti in commissione Ambiente e territorio all’Ars, ieri mattina, l’audizione dell’assessore regionale Alberto Pierobon sul tema delle bollette idriche recapitate agli agrigentine, con effetto retroattivo, “Abbiamo bloccato e sospeso l’invio retroattivo dei conguagli delle bollette dell’acqua, effettuato da Girgenti Acque agli autenti”. A dichiararlo i deputati regionali della Provincia di Agrigento: Savarino, Di Caro, La Rocca Ruvolo, Catanzaro, Mangiacavallo e Pullara. La notizia arriva al termine della seduta della IV Commissione, Presieduta dall’on. Savarino, che ha audito tutti gli attori di questa vicenda. “Alla presenza dei commissari straordinari prefettizi di Girgenti Acque, Venuti e Dall’Aira, della Presidente dell’Ati, avv.Valenti, e dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori presenti sul territorio che ne hanno fatto richiesta: Di Miceli, Raso e Spataro, abbiamo preso questa posizione, che è stata tempestivamente accolta e recepita dai vertici di ATI e di Girgenti Acque. Pertanto possiamo rassicurare gli utenti”. Non tardano ad arrivare le dichiarazioni da parte dei vertici della gestione commissariale che ci tengono a precisare che già nel Consiglio direttivo dell’ATI era stato affrontato il problema.
“In realtà – dicono i commissari della società che gestisce il servizio idrico in provincia – è stata Valenti, presidente di ATI, a dire che, dopo avere deliberato come obbligo di legge l’aumento, ha ritenuto insieme al consiglio direttivo di sospendere per motivi di necessario approfondimento su termini di decorrenza e altri profilo tecnici l’efficacia di una delibera che i Commissari come organi pubblici avevano l’obbligo di applicare. L’intervento dei politici ha preso atto di questa sollecitazione, legata alla necessità che la gestione pubblica attuale sia esonerata da qualunque responsabilità amministrativa sul disequilibrio economico della gestione che la mancata riscossione potrà aggravare”. La. Questione è ancora da chiarire quindi. In molti, che hanno già pagato infatti, si stanno già chiedendo come dovranno comportarsi.
L’associazione a difesa dei cittadini.
ono state bloccate le bollette della ATI – Girgenti Acque
Siamo molto soddisfatti della audizione che si e svolta alla IV commissione, in cui dopo un lungo dibattito sereno e con l’apporto un po’ di tutti gli attori di questa fruttifera seduta, quali i vari nostri onorevoli che hanno dato una mano di aiuto
Oggi sono state bloccate le bollette di conguaglio arrivate ai cittadini di Agrigento e provincia, che volevano fare incetta di denaro da parte degli utenti, senza capire le modalità, il calcolo e il periodo particolare.
Importante è stato l’apporto delle associazione dei consumatori, che in alcuni casi hanno rimarcato l’illegittimità retroattiva di tale conguaglio,
Importante è stato l’intervento accorato della nostra Associazione assieme al nostro esperto in materia di idrico dott. Salvatore Licari, Pippo Spataro ha illustrato la situazione catastrofica della provincia di Agrigento, dove i cittadini tra licenziamenti chiusure di attività e mancati guadagni, non riesce più a mettere assieme il pranzo con la cena e che quindi tali bollette, non solo rischiano di non essere pagate ma il responsabile di Cittadinanzattiva per consumatori ha anche paventato problemi di ordine pubblico.
Oggi è stata sicuramente una vittoria dei cittadini e un atto di correttezza e onestà nei loro riguardi
Il responsabile per Agrigento dei consumatori, utenti e cittadini
Pippo Spataro
Il consigliere comunale: Sospensione bollette idriche con conguagli, Spataro: “Sono illegittime e vanno definitivamente annullate. Chi ha già pagato venga rimborsato subito”.
Sospensione bollette idriche con conguagli, Spataro: “Sono illegittime e vanno definitivamente annullate. Chi ha già pagato venga rimborsato subito”
“Avere contribuito, attraverso la mia azione politico-istituzionale, alla sospensione del pagamento delle bollette idriche di conguaglio con effetto retroattivo dal 2018 ad oggi, certifica e qualifica il ruolo del consigliere comunale”. Pasquale Spataro, che siede tra i banchi dell’opposizione dentro aula Sollano, esprime soddisfazione per lo stop momentaneo arrivato dall’Ars che fa tirare un bel sospiro di sollievo ai contribuenti agrigentini, destinatari in questi giorni di bollette maggiorate a seguito di adeguamento alle nuove tariffe deliberate dall’Ati. “Anche se si tratta di congelamento e non di un provvedimento che ne determina il blocco definitivo – afferma Spataro – è pur sempre un risultato positivo che consente a famiglie, commercianti e imprenditori, specie in questa particolare fase di crisi legata anche all’emergenza sanitaria, di non appesantire il loro già magro bilancio. Ma ovviamente la mia battaglia andrà avanti con forza e convinzione – avverte Spataro – affinché si proceda al rimborso delle somme a tutti quei cittadini che hanno provveduto a pagare le bollette, essendo già maturata la data di scadenza, ma soprattutto si trasformi immediatamente la sospensione in revoca del provvedimento. E la ragione è semplice. Siamo di fronte ad un atto illegittimo in quanto è in aperta violazione con il disposto di una delibera dell’autorità garante per l’energia. In particolare si evidenza un grave inadempimento da parte della gestione commissariale di Girgenti Acque che, secondo quanto previsto dall’articolo 1 punto b, avrebbe dovuto informare l’utente, contestualmente all’emissione della corrispondente fattura e comunque almeno 10 giorni in anticipo rispetto alla scadenza dei termini di pagamento, della possibilità di eccepire la prescrizione, ai sensi dell’articolo 1 comma 4 della legge di bilancio 2018, del credito relativo agli importi da fatturare più di due anni prima nei casi di rilevanti ritardi e il diritto a non versare gli importi fatturati, nei casi di rettifiche di dati di misura relative a periodi superiori a due anni. E lo avrebbe dovuto fare utilizzando uno o più canali di comunicazione idonei a garantire completezza e trasparenza. Cosa che non è stata fatta. Quindi il concetto è chiaro – conclude Spataro – il provvedimento va assolutamente annullato, così come è chiaro che, rispetto a inefficienze di questa portata, la politica e le istituzioni sono chiamate ad interrogarsi e ad agire per rifondare la classe dirigente”.
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