Si è spento questa notte, a Palermo, dopo una lunga degenza per problemi cardiaci, Gioacchino Lanza Branciforte Ramirez, figlio adottivo dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’autore del romanzo “Il Gattopardo”.
Nato a Roma nel 1934, figlio naturale del senatore Fabrizio Lanza Branciforte Ruffo, conte di Mazzarino e di Assaro, e di Conchita Ramírez Camacho, Lanza ha dato un notevole contributo alla cultura italiana a 360°, dalla musicologia, al teatro, alla letteratura.
Egli è stato un esperto di teatro dell’opera e contemporaneo, tanto da diventare direttore del teatro San Carlo di Napoli dal 2001 al 2006, seppure i suoi primi impegni lavorativi siano stati rivolti alla musica sin dagli Anni Sessanta.
Dopo essersi trasferito a Palermo con la famiglia, al termine della Seconda Guerra mondiale, Lanza ha svolto attività di organizzatore musicale e poi di direttore artistico di varie istituzioni, tra le quali si ricordano: l’Accademia Filarmonica Romana (1973-75 e 1988-92), il Teatro Massimo di Palermo (1971-75), il Teatro dell’Opera di Roma (1976-1984), l’Orchestra Sinfonica e Coro di Roma della Rai (1984-1992), il Teatro Comunale di Bologna (1992-1995).
Tra il 1996 e il 2000 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di New York. Nel 1983 è stato anche docente ordinario di Storia della Musica presso l’Università degli Studi di Palermo.
Il suo nome resta anche legato alla letteratura, non solo per avere dato il proprio contributo con numerose opere di contenuto vario, tra le quali “Le ville di Palermo”, “Castelli e monasteri siciliani”, “Vincenzo Bellini”, ma soprattutto per essere riuscito a dare alle stampe “Il Gattopardo”.
Negli ultimi anni di vita, lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa adottò come figlio Gioacchino Lanza, che di fatto era suo cugino, e morì nel 1957, dopo avere terminato la stesura del romanzo, pubblicato postumo.
Sono piuttosto complesse le vicende che ruotano intorno alla pubblicazione del “Gattopardo”, tanto da avere dato vita a una vera e propria querelle editoriale basata sulla circolazione di tre versioni dello stesso romanzo. La prima fu quella del dattiloscritto dettato da Tomasi a Francesco Orlando. La seconda fu quella del manoscritto del 1957, donata in articulo mortis a Gioacchino Lanza. Questa seconda versione era stata ricopiata su un quaderno da Tomasi di Lampedusa tra l’aprile e il maggio del 1957. Infine, una terza versione si aggiunse postuma nel 1958; si tratta della “soluzione di compromesso”, voluta da Giorgio Bassani, consulente della Feltrinelli, la casa editrice che pubblicò il romanzo.
Sebbene in un primo momento fosse stata data alle stampe la versione rimaneggiata minuziosamente da Giorgio Bassani, Lanza pose fine alla farraginosa e difficile questione, facendo sì che dal 1969 venisse pubblicata la versione che gli era stata donata dal padre, ovvero quella del manoscritto del 1957, corrispondente alle ultime volontà dell’autore. È questa la versione del romanzo che il pubblico legge oggi.
“Il Gattopardo” è un romanzo storico che testimonia la morte dell’antica aristocrazia e della Sicilia dopo l’Unità d’Italia. Il protagonista è don Fabrizio, principe di Salina, “tenue ritratto del Principe di Lampedusa”, bisnonno dello scrittore, attorno al quale ruotano tante figure, tra le quali quella di Tancredi. Quest’ultimo personaggio è stato creato dallo scrittore del romanzo ispirandosi alla figura del giovane Gioacchino Lanza. Le vicende narrate si svolgono tra Palermo e Donnafugata, trasposizione di Palma di Montechiaro, la città fondata il 3 maggio 1637 dagli antenati dello scrittore. Per tale motivo, nel dicembre 2018, il sindaco di Palma, Stefano Castellino, conferì a Gioacchino Lanza la cittadinanza onoraria insieme alle chiavi del paese per aver custodito il patrimonio culturale, i ruoli e la memoria personale dei Tomasi, ma anche per l’attaccamento dimostrato per la città di Palma di Montechiaro attraverso l’interesse per la conservazione e la valorizzazione dei monumenti di Palma, simbolo della permanenza, dell’influenza storica e culturale della famiglia Tomasi.