Ormai è un dato di fatto. Secondo una recente statistica in Italia il numero degli scrittori ha superato di gran lunga il numero dei lettori. Non era mai successo nella storia. Per dirla in modo più circostanziato, il numero degli scriventi ha superato il numero dei lettori di libri, riviste e quotidiani. La pandemia poi, ha accresciuto di molto il legame con la tastiera e quindi con la scrittura. E così anche Agrigento si è adeguata a questo fenomeno. Nelle tre librerie di via Atenea vi è un flusso costante di nuovi titoli in arrivo, moltissimi di autori locali di narrativa, che affollano i banconi senza però un adeguato smercio dei prodotti. Di contro funzionano gli eventi, le presentazioni e le letture pubbliche dei testi dei neo- autori. Alessandro, “Il mercante di libri”, ad esempio, che oltre a vendere nella sua libreria di via Atenea, i libri li stampa pure con la sigla “Alessandro Accurso Tagano Editore”, ha lanciato la prima edizione del suo “agrigentonoir”, Festival del giallo. Tra la terrazza di Portapo’ e la spiaggia di Maddalusa, il librario sta promuovendo i nuovi titoli di alcuni autori siciliani: Roberto Alajmo, Carmelo Sardo, Salvo Toscano e Luigi Galluzzo, tutti accomunati dal fatto che sono giornalisti. L’ultimo appuntamento del Festival del giallo è per il 10 di agosto. L’autore Marco Schembri con il suo “Dieci giorni” chiuderà la manifestazione letteraria. Il Comune di Agrigento poi, attraverso “Immagina”, sta portando avanti una serie di presentazioni di autori locali, a volte affidati all’ex assessore Beniamino Biondi: titolo: “Libri in cortile”. Si tratta di una rassegna aperta a tutti gli amanti della letteratura: quattro presentazioni di libri con gli autori dal 15 luglio al 26 agosto, ogni due giovedì. Gli eventi si tengono nei cortili e nei vicoli del centro storico della città vecchia. Lo scopo è quello di far conoscere sia il talento di nuovi e giovani autori, pubblicati da case editrici indipendenti, sia di vivere la città antica, per riscoprire quelle uniche ambientazioni suggestive nelle notti d’estate agrigentine. L’altro editore sulla piazza agrigentina, la “Medinova” di Antonio Liotta, reduce dal successo di “Autori in piazza”, sta anche lui proseguendo la serie di presentazioni dei nuovi libri in catalogo. Il medico-editore Liotta, di autori, dal 1996 anno d’inizio dell’attività, ne ha pubblicati ben ottanta, con 110 titoli in catalogo. E a breve uscirà, sempre per i tipi di “Medinova” “Don si si” lavoro dell’ex rettore dell’Università Tor Vergata di Roma, Alessandro Finazzi Agrò, che è un lungo racconto sulla storia della borghesia agrigentina con un saggio introduttivo di Settimio Biondi, e “L’ascaro” titolo in uscita del dirigente scolastico di Ravanusa, Michele Di Pasquali, sul tema del separatismo. Dunque nonostante il caldo di agosto, le pubblicazioni proseguono senza sosta. Secondo la classifica del “mercante di libri”, sui titoli più venduti a livello locale nello scorso mese di luglio, figura al primo posto “L’inverno dei leoni” di Stefania Auci seguito a ruota dal libro di Carmelo Sardo “L’arte della salvezza” e dalle “Quattro indagini a Makari” di Gaetano Savatteri. Quest’ultimo sta spopolando nelle presentazioni grazie alla presenza dell’attore Domenico Centamore che impersona la figura di Peppe Piccionello nella fiction televisiva omonima. Il problema – spiegano i librai agrigentini – è che il numero di chi scrive e pubblica libri, sale paurosamente mentre la figura del lettore sta quasi scomparendo!” Capitolo a parte va riservato a quegli autori agrigentini “indipendenti” che pubblicano e si auto-promuovono senza l’apporto di alcuna sigla. Autori questi ultimi, sempre più numerosi Da segnalare a questo proposito l’incessante opera di scrittura del commendator Gaetano Allotta, classe 1930, ex Intendente di Finanza che di recente ha dato alle stampe il suo ultimo libro sulla storia della “Targa Appuntato Allotta”. Lui detiene, ad Agrigento e provincia, un curioso primato: di libri di vario genere, nel corso della vita ne ha pubblicati ben 87. Se non è questo un record, poco ci manca!
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