Nomine AICA, attesa per il nuovo CdA: l’appello di Iacono ai sindaci “Basta spartizioni, servono competenze e trasparenza”
AGRIGENTO – Si riunirà domani l’Assemblea ordinaria dei soci di AICA, l’azienda consortile che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. All’ordine del giorno, la nomina del nuovo presidente dell’Assemblea dei sindaci e la designazione del Consiglio di Amministrazione, da settimane in attesa di un rinnovo dopo la scadenza della selezione pubblica per i curricula.
Un appuntamento cruciale, in un momento segnato da emergenze idriche, ritardi gestionali e pressioni politiche. Alla vigilia della riunione, interviene con parole nette la deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono, che lancia un appello ai sindaci: «Serve discontinuità vera. Basta logiche spartitorie. Si scelgano figure competenti, indipendenti e trasparenti».
La parlamentare sottolinea come la provincia di Agrigento stia vivendo una fase «drammatica»: oltre alla crisi idrica che sta colpendo famiglie, imprese e agricoltura, pesa l’inchiesta della Procura che ha acceso i riflettori su un presunto sistema corruttivo legato agli appalti pubblici, tra cui quello da 37 milioni di euro per la nuova rete idrica del capoluogo.
«La gestione dell’acqua – denuncia Iacono – è stata trasformata da alcuni in strumento di potere e arricchimento a scapito dei diritti dei cittadini e del bene comune. Intanto aumentano i disservizi e le tariffe, mentre il gestore è in grave squilibrio di bilancio».
Parole che pesano alla vigilia di un passaggio fondamentale. «Nomine frutto di equilibri politici sarebbero uno schiaffo alle comunità. È il momento del coraggio, della rottura col passato. L’acqua non è merce, è un diritto universale e deve essere gestita da persone all’altezza, nel pieno rispetto della trasparenza, dell’efficienza e della legalità».
Il vicepresidente dell’Assemblea dei sindaci, Salvatore Di Bennardo, ha firmato la convocazione per domani. All’interno del consesso dei primi cittadini si attende un confronto serrato. L’esito dirà molto sul futuro di AICA e, più in generale, sull’idea di servizio pubblico che si vuole costruire in provincia di Agrigento.
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