I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno assolto perché il fatto non sussiste un trentottenne di Licata finito a processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. I fatti al centro della vicenda sono compresi fra il 2016 e il 2017. L’imputato era stato denunciato dalla donna che sosteneva di essere stata ripetutamente insultata, minacciata di morte e picchiata selvaggiamente durante e dopo la separazione.
Nel corso del dibattimento come sostenuto dal difensore dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Vinciguerra e, in precedenza, dallo stesso pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinò, i testimoni hanno dato una versione discordante e alcuni di loro hanno smentito la versione della presunta vittima. L’imputato è stato condannato a 300 euro di multa per la sola imputazione legata al mancato versamento dell’assegno di mantenimento stabilito dal giudice in sede di separazione.
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