Alla notizia che il Sindaco di Agrigento Lillo Firetto chiede all’Anas di demolire il Viadotto Akragas, sulla nostra pagina Facebook si è aperto un vero e proprio dibattito tra i cittadini con ogni sorta di commenti.
I soldi per la ristrutturazione del ponte ci sono e sono ben 30 milioni ma non si vogliono spendere, bensì optare appunto per la demolizione dell’importante via di collegamento. E a quanto pare l’ Anas si è mostrata interessata alla proposta del primo cittadino di studiare una ipotesi viaria alternativa parimenti efficiente a quella del ponte. Un tratto del Viadotto, quello che va dallo stadio alla bretella per via Dante, non andrebbe demolito.
Una proposta che ha scatenato l’ira di tanti e allo stesso tempo l’appoggio di altri.
Tra i commenti c’è Gabriella Marino che scrive: “Mi sono battuta diversi anni fa per un empedoclino morto a causa di un incidente provocato dalla ragazza che guidava la macchina al cui interno si trovava il ragazzo. A distanza di anni la sentenza: un anno di reclusione. Se dovesse succedere ad un mio familiare giuro su Dio che porterò all’inferno chi gioca con la vita di innocenti. Avanti tutta per la demolizione. Alla popolazione: ci sono stati morti da quando è stato chiuso il ponte? Ci sono stati incidenti sulla Statale? Ci sono stati suicidi? Tuteliamo la vita umana! Tuteliamo l’ambiente! Chi vuole il ponte riaperto è perché ama le scorciatoie. Ma è una scorciatoia rischiosa. Ne vale la pena?”.
Antonino Milioto afferma: “Giu’ questo orrendo ponte. Con 30 milioni si potenzia l’attuale strada alternativa e si potrebbe spendere il resto per altre opere migliori, sempre per migliorare la viabilita’, e rendere la citta’ piu’ “bella”. Al di la’ della simpatia politica o meno di ogni Agrigentino una demolizione sarebbe un bello schiaffo alle mostruosita’ del passato!”.
“Ripristiniamo il paesaggio, l’ambiente e la legalità!”, dichiara il medico agrigentino Geraldo Alongi.
Lucia Pace scrive: “È un mostro…Per una volta sono d’accordo col sindaco… ma prima bisogna trovare un’alternativa“.
Salvatore Bonello rincara la dose: “Sono d’accordissimo…basta migliorare la strada di Fondacazzo che per essere precisi e’ quella salita del Parco dell’Addolorata che si trova subito dopo il passaggio a livello con direzione Via Dante, strada stretta con curve strette pericolose facilitando chi proviene da Villaseta/P.Emp. per andare zona Campo Sportivo o Via XXV Aprile centro città… per me quella è da sistemare buttando giù il ponte che darebbe tra l’altro una visuale migliore della città”.
D’altro canto, tra gli interventi, si legge quello di chi è nettamente sfavorevole come Calogero Gelo secondo cui si tratta di “Una classe dirigente inadeguata ed incompetente. Dopo 40 anni è un’opera che non è più sostituibile da altre alternative anche perché sul piano del principio andrebbe tutto buttato giù anche il pezzo di bretella che gli fa comodo per congiungere via Dante”.
Giovanni Vullo marcia pure contro: “Non esistono strade alternative che si possano migliorare/costruire (raso terra, come dice il sindaco) fino al punto di poter competere con l’attuale viadotto. Quindi la questione si riduce a una semplice domanda: è più importante la facilita’ di collegamento offerta dal viadotto, o il recupero di una panoramica territoriale/ambientale inosservabile? Sono certamente alternative (e benefici) misurabili. Il sindaco ha ragionato su questo? Se lo ha fatto potrebbe informare i cittadini, che ovviamente si disorientano ascoltando proposte …”
Per Raffaella Napoli “prima di abbattere si deve vedere se si può mettere in sicurezza. Questo sindaco è la rovina di Agrigento”. “Io- continua- non lo sopporto e mi dispiace non sono d’accordo ad abbattere. Ho avuto pure un incidente grave su quel ponte era il 2006 ancora oggi ho i segni e so i rischi che ho corso ma non per questo voglio sia distrutto, è una strada che velocemente porta da Agrigento a P Empedocle e fa comodo a tutti. Lo scempio è avere un sindaco come Firetto che per liberarsi del problema ponte lo vuole abolire ma non è quella la soluzione. Invece di sprecare i soldi per colorare l’asfalto colore sabbia, che come avete visto tutti dopo la pioggia è sparita o mettere i vasi al viale, usi i soldi per aggiustare l’asfalto del ponte per metterlo in sicurezza”.
C’è chi poi come Elena Balbini che commenta: “È follia pura! Non è lo stesso fare giri assurdi per arrivare a Porto Empedocle e le alternative non sono comode per niente, penso a chi lo percorre più volte al giorno! E poi rispetto per l’ambiente non significa distruggere tutto, il ponte ormai fa parte della città, vi immaginate che squallore che vuoto con la demolizione? Piuttosto perché non si concentrano sulla pulizia di una città ormai invasa dai rifiuti??”.
Stesso pensiero quello di Maris D’Alessandro:“Se non si suicidano dal ponte lo fanno da un’altra parte se proprio lo devono fare, ma la demolizione costerebbe meno dei soldi stanziati per la ristrutturazione?! Per alcuni è facile parlare. Immaginate il giro allucinante per quelli che usano il ponte da una vita per raggiungere la città”.
Anche il sindacalista Gero Acquisto dice la sua con fermezza: “Ultima genialata di un Sindaco inadeguato alla guida della città, argomento utilizzato anche come “arma di distrazione di massa, in un momento di grande difficoltà della città”.
Tra chi ha preso posizione anche il Direttore di AgrigentoOggi Domenico Vecchio che ironicamente propone: “Abbattere i tolli dal centro storico no? Piazza San Giuseppe? Via Empedocle ? Nessuno propone di demolire quei palazzoni orrendi che hanno irrimediabilmente sfregiato il centro storico di quella che il sindaco ama chiamare “Girgenti”?
Questi sono alcuni dei commenti e da quello che si evince è che la città è divisa tra posizioni e pensieri opposti. Ma a voler fare una prima stima, la maggior parte dei cittadini non sposa per niente la proposta di Firetto. Chissà come andrà a finire!