
L’estate più che un rimpasto comporterà un aumento degli assessori della giunta Firetto, che da 6 diventeranno 7. E potrebbero essere anche di più.
Forza Italia tiene a galla il consiglio comunale di Agrigento. Il voto della componente azzurra, anzi il non voto, è l’ennesimo segnale inequivocabile.
Aula Sollano, con 9 voti favorevoli e 7 contrari fa passare l’ennesimo provvedimento.
Hanno votato contro i tre consiglieri della componente “Di Mauro” (Gianluca Urso, Angelo Vaccarello e Marco Vullo), i due della Lega di Salvini (Rita Monella e Nuccia Palermo), l’indipendente Gerlando Gibilaro e Marcella Carlisi del Movimento cinque stelle.
Con Pietro Vitellaro assente (si trova in Liguria per motivi di lavoro), hanno votato a favore il presidente del consiglio comunale Daniela Catalano, Nello Hamel (nella doppia veste di assessore e consigliere), Alfonso Mirotta, Alessandro Sollano, Gabriella Battaglia (anch’essa sia assessore che consigliere), Gioacchino Alfano, Gerlando Riolo (altro assessore con il doppio passaporto), Maria Grazia Fantauzzo e Piera Graceffa. Assenti (che hanno abbandonato l’emiciclo senza però uscire dall’aula), il gruppo di consiglieri in quota “Forza Italia”.
Tiene a galla il numero legale Calogero Alonge. L’azzurro, al contrario dei suoi colleghi di partito, rimane in aula, presente, ma astenuto dal voto.
Un segnale chiaro, dicevamo e non è la prima volta che accade. Ad un anno dalla scadenza elettorale, Forza Italia si pone nei confronti del sindaco Firetto in una posizione attendista. Non vota contro, nemmeno a favore, ma gli fornisce la spalla per portare avanti strumenti economici indispensabili. Gli consente in pratica di non far saltare il banco e nemmeno la maggioranza.
Nell’ultima seduta il Consiglio comunale invece, con 9 voti favorevoli e 3 contrari (e un buon numero di astenuti che hanno abbandonato l’emiciclo senza però uscire dall’aula) ha approvato il disavanzo di amministrazione all’esercizio finanziario 2017, rendendo effettivo un “surplus” (in negativo) di oltre 2 milioni di euro.
Un voto che, come sottolineato da La Sicilia, è connesso ad un articolo molto specifico del Testo unico degli enti locali, il 188, che vincola, nel caso di specie, questo adempimento al bilancio consuntivo 2017, al punto che se il Consiglio non avesse approvato, il consuntivo sarebbe saltato.
Ovviamente di tutto questo Firetto dovrà pagare il conto. E non ci riferiamo a quello del comune, già in rosso. E l’occasione per saldare c’è. L’estate più che un rimpasto comporterà un aumento degli assessori della giunta, che da 6 diventeranno 7 o addirittura 9.
E’ la prima conseguenza della legge approvata all’Ars il 27 marzo sull’aumento degli assessori nei Comuni.
Attualmente in giunta ci sono Nino Amato, Massimo Muglia, Nello Hamel, Gabriella Battaglia, Elisa Virone e Gerlando Riolo. Una giunta anomala. Nessuno di questi fa riferimento ad un partito.
Un posto in giunta viene reclamato da Forza Italia e c’è già chi è sicuro persino del nome. Si parla con insistenza di uno tra Giovanni Civiltà e Pasquale Spataro. Molto dipenderà però dal voto delle europee. Attualmente le componenti di Forza Italia in città si stanno misurando proprio sul voto del parlamento. A conti fatti bisognerà comprendere chi è o si sente più forte. Una cosa è certa, il sindaco Firetto, che ha già dichiarato di non mettere tra le priorità quelle del rimpasto in giunta, dovrà accontentare qualcuno. Le risposte arriveranno e l’attuale giunta è destinata a subire variazioni.
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