Nella Chiesa di S. Vito, a Favara, la festa liturgica di S. Rita, il cui ricordo ogni anno è fissato il 22 maggio.
Un ricordo del 22 maggio, così impresso nella mente e nel cuore dei fedeli, da nessuno dimenticato, anche se, a differenza di tanti anni del recente passato, quest’anno nessun manifesto pubblico è stato affisso da parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale della Parrocchia S. Vito, dove si trova il simulacro della Santa di Cascia, più venerato in città.
Nessun invito ufficiale e specifico, alle pubbliche autorità e nessun manifesto pubblico.
Perché si voleva concretamente constatare quale sarebbe stato l’afflusso dei fedeli, senza alcun avviso.
La sorpresa, a giudizio unanime, da parte di tutti, è stata grande, proprio grande, per l’incredibile, grande afflusso dei fedeli durante l’intera giornata, decisamente maggiore del passato.
Un continuo vero e proprio coninuoi fiume di gente , di ogni età e condizione sociale, si è riversato nella Chiesa di S. Vito a partire dalle 8,30, quando il parroco ha aperto la Chiesa, trovando decine di persone che, pazientemente, attendevano nella piazza antistante, per potere entrare in Chiesa ed effettuare il viaggio devozionale alla Santa di Cascia, denominata “Santa degli impossibili”, e “Santa della rosa e della spina”.
Come da programma la Messa conclusiva, presieduta dal Parroco, in una Chiesa affollatissima, con tanta gente rimasta pazientemente fuori, è stata celebrata… senza invito specifico e particolare a nessuno; ognuno è venuto spontaneamente così, senza invito specifico, si è pure presentato alla Messa conclusiva della giornata, il primo cittadino Antonio Palumbo, che, con la fascia tricolore, ha voluto essere presente.
Durante la Messa, al momento delle preghiera dei fedeli, da Lillo Montaperto, coordinatore del Consiglio Pastorale Parrocchiale, è stata recitata la preghiera speciale a S. Rita per la CITTA’.
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