I giudici della seconda sezione della Corte di appello di Palermo, presieduta da Gabriella Di Marco, hanno autorizzato l’ex avvocatessa narese Angela Porcello, coinvolta nella maxi inchiesta antimafia “Xidy” che ha disarticolato il mandamento mafioso di Canicattì, a scontare la pena agli arresti domiciliari in provincia di Agrigento. Angela Porcello, è stata arrestata dai carabinieri del Ros nel 2021, e dopo un periodo trascorso in carcere, sottoposta ai domiciliari.
L’ex penalista, radiata dall’albo, è stata condannata a 9 anni e 1 mese di reclusione in appello (in primo grado quindici anni e quattro mesi) per associazione mafiosa e in particolare per aver messo a disposizione la sua professione al fine di agevolare la famiglia mafiosa canicattinese, favorendo incontri nel suo studio legale e veicolando all’esterno i messaggi dell’ergastolano ed ex numero uno di Cosa nostra agrigentina, Giuseppe Falsone.
La donna, per anni è stata la compagna dell’imprenditore mafioso Giancarlo Buggea, condannato a 20 anni di reclusione nello stesso processo. Angela Porcello, dopo l’arresto, ha deciso poi di intraprendere un percorso di collaborazione con l’Autorità giudiziaria. Uno status che però non le è stato riconosciuto formalmente.
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