La commissione Bilancio dell’Ars ha approvato l’articolo 16 della legge di stabilità regionale che prevede un intervento finanziario di 20 milioni di euro a favore della società consortile Aica: 10 milioni per l’anno 2026 e 10 milioni per l’anno 2027. Le somme saranno restituite alla Regione Siciliana in un arco temporale di dieci anni. Un intervento che consentirà ad Aica di saldare il debito con Siciliacque, garantendo così la continuità e la stabilità del servizio idrico nell’Agrigentino.”La commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’emendamento alla legge di Stabilità inserito dal governo per ripianare i debiti di Aica e scongiurare l’interruzione dell’erogazione idrica da parte di Siciliacque nell’Agrigentino”. Lo ha comunicato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ricevendo a Palazzo d’Orléans i vertici di Aica, l’azienda idrica dei Comuni agrigentini, che si trova in una situazione di grave morosità nei confronti della società di sovrambito.
Durante l’incontro con la presidente del cda di Aica, Danila Nobile, il presidente dell’assemblea dei soci Salvatore Di Bennardo e quello dell’Ati Giovanni Cirillo, che hanno accolto con soddisfazione l’intervento del governo in soccorso del territorio, Schifani ha confermato l’impegno della Regione per impedire che siano i cittadini agrigentini a pagare gli errori dei loro amministratori, ma ha sottolineato la necessità di avviare un piano di rientro per i Comuni morosi. Il provvedimento della Regione inserito nella prossima Finanziaria prevede 10 milioni nel 2026 e altri 10 nel 2027 vincolati al pagamento del debito verso Siciliacque che Aica dovrà restituire in dieci anni.
“Un ringraziamento – dice in una nota la vice presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo – va al presidente della Regione, Renato Schifani, per aver individuato una soluzione concreta e sostenibile che consente di affrontare una situazione complessa senza creare disagi ai cittadini. Con questo intervento, la Regione conferma il proprio impegno nel sostenere la gestione pubblica dell’acqua. Va evidenziato il grande lavoro che l’Ati idrico sta portando avanti, con diversi investimenti destinati al miglioramento delle infrastrutture idriche”.
“Oltre al rifacimento della rete idrica di Agrigento – prosegue la deputata di Forza Italia – mi riferisco ai lavori per circa 24 milioni di euro per l’ottimizzazione delle reti idriche di Grotte, Porto Empedocle, Racalmuto, Villafranca Sicula, Ravanusa, Campobello di Licata, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini e Canicattì che consentiranno di ridurre le dispersioni di acqua. Altri 25 interventi per recuperare risorse idriche consentiranno un recupero di 250 litri al secondo di acqua che sicuramente non acquisteremo più da Siciliacque. L’obiettivo deve essere quello di ridurre progressivamente il ricorso al sovrambito, così da calmierare i costi”.
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