Crisi nella maggioranza: Schifani pronto a rimuovere Albano, l’ombra dello strappo con la Dc di Cuffaro
Lavardera: “Inquietante il silenzio del presidente. Ormai è un governo in bilico, tenuto insieme solo dalle poltrone”
La crisi alla Regione Siciliana è ormai a un passo dall’esplosione. Il presidente Renato Schifani starebbe valutando la rimozione dell’assessora alla Famiglia Nuccia Albano, in quota Democrazia Cristiana, scelta che segnerebbe di fatto la rottura con Totò Cuffaro, leader del partito e regista della corrente centrista all’interno della coalizione.
Secondo indiscrezioni raccolte a Palermo, la decisione potrebbe arrivare già nella riunione di giunta di oggi. L’idea — descritta da più fonti come “estrema ma inevitabile” — sarebbe quella di un azzeramento complessivo per rilanciare l’azione del governo dopo settimane di tensioni interne e continui attriti tra alleati.
Il centrodestra è spaccato. Da un lato, chi come Forza Italia e Fratelli d’Italia chiede un cambio di passo, con nuovi profili “di livello” e una linea politica più netta; dall’altro, chi teme che l’uscita della Dc possa far saltare gli equilibri dell’Assemblea regionale.
Sul fronte opposto, la voce più tagliente è ancora quella di Ismaele La Vardera, deputato regionale e volto più mediatico della Dc, che nelle ultime settimane non ha risparmiato attacchi a Schifani e alla stessa alleata Albano, definendo il governo “un teatro di incoerenze e interessi”.
“Il presidente – ha dichiarato La Vardera – è rimasto in silenzio per giorni, poi ha trovato il tempo di rispondermi sui social. È grave che un governatore si comporti come un ragazzino che fa i dissing su internet mentre la Sicilia affonda tra crisi e ritardi. Ormai è un governo tenuto in piedi solo dalle poltrone”.
Un’uscita che ha infiammato ulteriormente il clima a Palazzo d’Orléans. I vertici di Forza Italia e FdI, seppur con toni diversi, hanno invitato alla prudenza, mentre Cuffaro ha cercato di ricucire la frattura, difendendo la sua assessora ma ribadendo di “non voler subire umiliazioni”.
Secondo il retroscena ricostruito da “La Sicilia”, proprio l’assessora Albano sarebbe stata protagonista di un acceso confronto interno con Cuffaro, dopo aver espresso contrarietà al discusso murale proposto da La Vardera, considerato “una mossa di propaganda più che un atto culturale”.
Una presa di distanza che ha irritato il leader Dc, già messo in difficoltà dall’escalation verbale del suo deputato. “Così finiamo tutti sui giornali – avrebbe sbottato l’assessora – e non per le politiche sociali che stiamo portando avanti”.
Mentre a Palermo si consuma l’ennesimo scontro interno, Schifani valuta le prossime mosse. Tra le ipotesi: un azzeramento dell’intera giunta e la richiesta ai partiti di fornire nuovi nomi “competenti e rappresentativi”. Ma anche la possibilità di governare senza i cuffariani, ipotesi che fino a poche settimane fa sembrava fantascienza.
La crisi è dunque aperta. E, con le opposizioni pronte a chiedere in Aula spiegazioni urgenti, la sensazione è che nelle prossime ore possa arrivare una svolta politica destinata a ridisegnare gli equilibri del governo regionale
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