Un giovane migrante è morto e altri due in gravi condizioni. La vittima era su un barchino insieme ad altre 46 persone di nazionalità bengalese, egiziana, etiope e somala che hanno riferito dopo l’approdo a Lampedusa di essere partiti la notte di venerdì scorso da Ras Ajedir in Libia. L’imbarcazione è stata intercettata da una motovedetta della Guardia di finanza davanti l’isola più grande delle Pelagie. Appena giunti al molo Favarolo tre migranti stavano male e sono stati portati al Poliambulatorio di contrada Grecale per intossicazione da idrocarburi.
Inutile il tentativo dei medici di salvare il giovane intossicato. Si tratta di un uomo di 25/30 anni che non aveva documenti. Gli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, e i loro colleghi della polizia Scientifica, si stanno occupando delle indagini. E a tarda mattinata La nave ong Nadir è stata autorizzata ad approdare a Lampedusa dove, al molo commerciale, ha sbarcato 47 bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani e afghani. I migranti, soccorsi mentre viaggiavano su un natante di 12 metri, hanno riferito di essere partiti da Zouara in Libia.
Tutti quanti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 500 ospiti. Complessivamente 320 migranti sono stati trasferiti ieri, altri 199 sono partiti, questa mattina, con la nave di linea in direzione del porto di Porto Empedocle.
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