Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha inflitto la condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione nei confronti di Samuel Pio Donzì, 25 anni, di Agrigento residente a Porto Empedocle, accusato di detenzione illegale di arma da sparo e munizioni e detenzione di di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Il pubblico ministero, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto la condanna dell’imputato ad un anno e quattro mesi.
La vicenda è legata a quanto accaduto nel luglio dello scorso anno quando il giovane sarebbe intervenuto a difesa del fratello che aveva litigato con un gruppo di persone nei pressi di un bar a Porto Empedocle.
Per intimidire i rivali aveva portato con sé una pistola. Dalle successive immagini delle telecamere, i poliziotti perquisirono l’abitazione del giovane trovando una pistola calibro 22, nascosta nel tetto del terrazzino con 33 cartucce all’interno di una federa chiusa, 3 grammi di cocaina nascosti all’interno di un muretto con un bilancino di precisione e 28 grammi di marijuana. L’imputato, difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica, è coinvolto nella maxi inchiesta sulle cosche mafiose di Agrigento/Villaseta-Porto Empedocle.
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