Quattro storie, un solo approdo: il Vela. A Sciacca la cucina diventa viaggio, sostenibilità e contaminazione.
Sulla parete della sala principale campeggia un quadro con quattro vele. Non è un dettaglio decorativo, ma il simbolo di una storia che profuma di mare e di futuro. Quelle vele sono Francesco, Valerio, Giada e Alice: giovani, appassionati e innamorati tra loro, ma soprattutto innamorati della Sicilia.
Dal Veneto al Trentino Alto Adige, passando per ristoranti stellati in Italia e in Croazia, il loro viaggio è approdato a Sciacca, dove hanno deciso di fermarsi e investire tutto. Hanno rilevato il ristorante Vela, in piazza Scandaliato, con una vista mozzafiato sul porto, e lo hanno trasformato in un punto d’incontro tra innovazione e identità mediterranea.
Solo uno di loro è siciliano: Francesco Crimi, 33 anni, originario di Salemi, con esperienze in cucine di alto livello. Con lui ci sono Valerio Fini, 29 anni, sommelier abruzzese, e le gemelle venete Giada e Alice Bressan, 22 anni, rispettivamente pastry chef e maître di sala. Un quartetto che rappresenta un’autentica contaminazione di culture e visioni, capace di rompere gli schemi in una Sciacca che di tradizione gastronomica ne ha da vendere.
La loro filosofia è chiara: la proposta del ristorante Vela è concepita come un “racconto di viaggio vista mare”. Ogni menù ruota attorno a cinque ingredienti stagionali, utilizzati in ogni parte, per una cucina circolare che riduce gli sprechi e valorizza la materia prima.
Un approccio moderno, sostenibile e raffinato, che dialoga con la tradizione mediterranea e la reinterpreta con gusto e sensibilità.
Il ristorante, cucina a vista, si distingue anche per la bellissima pergola con tavoli affacciati sul mare, dove il tramonto si fonde con i profumi della cucina. Annesso alla struttura, c’è anche un piccolo albergo curato dagli stessi proprietari, pensato per chi vuole vivere un’esperienza completa di ospitalità mediterranea, tra relax, gusto e autenticità.
Nel team crescono anche gli studenti dell’alberghiero di Sciacca, impegnati in stage formativi che permettono loro di fare esperienza diretta in un contesto professionale di alto livello.
Prima della pausa di novembre, il Vela ha salutato la stagione con una cena evento in collaborazione con la cantina Tonnino: un percorso tra piatti eleganti e vini di carattere.
Dall’uovo pochè con patata, nocciola e tartufo alle fettuccine al ragù di coniglio, castagne e salicornia, dalla terrina di maialino con zucca e fondo al vino rosso fino al dessert con pistacchio, albicocca e ricotta, ogni abbinamento è stato accompagnato da una selezione di etichette di pregio come il Pinot Grigio Ancestrale 2024 e il Ceuso Rosso 2020.
Una serata che ha chiuso un capitolo e aperto nuove rotte.
Perché queste quattro vele, spinte dal vento della passione, hanno scelto di restare e di navigare ancora a lungo nel mare della Sicilia che cambia. VIDEO
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